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G8/AGRICOLTURA - VECCHIONI (CONFAGRICOLTURA): “UN RISULTATO IMPORTANTE CHE METTE AL CENTRO DELL’AGENDA INTERNAZIONALE L’AGRICOLTURA E GLI AGRICOLTORI”. MARINI (COLDIRETTI): “HA VINTO IL MODELLO AGRICOLO ITALIANO”

“Un risultato importante, che mette al centro dell’agenda internazionale l’agricoltura e gli agricoltori che conferma le nostre aspettative e giustifica adeguate azioni per il settore”: lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni al termine del primo G8 Agricoltura, che ha portato i grandi degli 8 Paesi più sviluppati del mondo a Cison di Valmarino (Treviso). Per il presidente della Coldiretti, Sergio Marini “ha vinto il modello agricolo italiano per un’agricoltura forte e sicura che sappia rispondere ai bisogni dei consumatori di ogni parte del mondo”.

“E’ significativo notare - afferma il Presidente di Confagricoltura - come il primo punto della dichiarazione preveda che “l’agricoltura e la sicurezza alimentare sono al centro dell’agenda internazionale” e che il sesto punto sancisca che “gli agricoltori devono essere i principali protagonisti del settore agricolo”. Il tutto incoraggiando una strategia, coordinata a livello internazionale, per migliorare l’efficienza delle filiere agroalimentari”. Nel complesso, la dichiarazione tocca tutti i punti sollevati dalla Confederazione già da alcuni mesi e ribaditi all’avvio del G8 veneto: dal commercio basato su regole alla necessità di investimenti - anche nella ricerca e nell’innovazione - sino al monitoraggio sulla volatilità dei mercati e all’accesso alla terra. Confagricoltura sottolinea l’importanza delle affermazioni secondo cui “gli agricoltori necessitano di adeguati meccanismi per gestire rischi e crisi di mercato” e quella in favore delle energie rinnovabili che devono svilupparsi in maniera sostenibile e senza mettere a repentaglio la sicurezza alimentare. Meno positivo, invece, il giudizio sui meccanismi di gestione degli stock, la cui individuazione è sostanzialmente rinviata. “Ai nostri “8 punti per il G8” è stata garantita una sostanziale risposta - conclude Vecchioni - che adesso deve trovare pratica attuazione dopo questa dichiarazione necessariamente “alta” - come accade sempre in occasione dei G8 - e che ora va riempita di contenuti”.

“Siamo soddisfatti - afferma il Presidente della Coldiretti - del fatto che sono state accolte le proposte del “G8 Farmers Meeting” organizzato dalla Coldiretti sulla necessità di combattere le speculazioni finanziarie e le distorsioni dei prezzi dal campo alla tavola migliorando l’efficienza della filiera agroalimentare, a difesa dei redditi delle imprese e del potere di acquisto dei cittadini nei paesi ricchi ed in quelli poveri. Centralità dell’agricoltura nelle agende internazionali, investimenti pubblici e privati per sostenere il settore, una migliore gestione degli stock delle materie prime, regole certe nel commercio internazionale, produzione sostenibile di energia rinnovabile e meccanismi adeguati per la gestione dei rischi e delle crisi di mercato sono gli impegni contenuti nel documento che - sottolinea Marini - abbiamo sostenuto con convinzione. E’ molto importante infine l’impegno per combattere il dramma della fame che colpisce un miliardo di persone e per favorire la crescita delle agricolture dei paesi meno sviluppati anche attraverso la lotta al nuovo colonialismo che si manifesta attraverso l’acquisto o il leasing dei terreni agricoli. Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Arabia Saudita e Cina - conclude Marini - per garantirsi l’approvvigionamento alimentare di fronte alla crisi mondiale hanno acquistato nel 2008 terreni in paesi poveri per un’estensione pari a 7,6 milioni di ettari, più della metà della superficie agricola coltivata in Italia”.

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