Gambero Rosso

L'editoriale: oltre la Toscana ... i lettori del "Wine Spectator" hanno votato la Toscana come la prima zona vitivinicola mondiale che vorrebbero visitare ... Questo accade, molto probabilmente, perché la Toscana riesce a coniugare l’ottimo livello qualitativo dei suoi vini con un territorio di straordinaria bellezza e con una concentrazione di opere d’arte e di monumenti che non ha eguali al mondo. Quello che c’è da chiedersi, però, è se davvero ancora oggi i grandi vini di Toscana, siano davvero la punta di diamante della produzione italiana. Di certo è difficile trovare altrove, se non forse in Piemonte, una concentrazione di cantine di grande valore pari a quella che riesce a mettere in campo la Toscana ... Sempre di più in Italia nascono realtà vitivinicole in posti impensati che potranno nei prossimi anni far mutare di molto i valori in campo, anche nella considerazione dei consumatori ... Campania, Abruzzo e Sicilia sembrano davvero in pole position per poter contendere alla Toscana almeno una parte della leadership che si è conquistata negli ultimi due decenni. Vitigni come l’aglianico, il montepulciano, il sagrantino, il fiano e il nero d’Avola possono ormai competere senza timore alcuno sia con il sangiovese sia con i vitigni cosiddetti internazionali, almeno per quanto concerne il nostro paese. Decine di cantine nuove seguono le orme dei Masciarelli, dei Valentini, di Planeta e di Feudi di San Gregorio. Si chiamano Firriato, Cusumano, Cottanera, Di Prima, La Valentina, Orlandi Contucci Ponno, De Concilis, Maffini, Villa Matilde, Cantina del Taburno, aziende che solo da un paio di anni hanno iniziato a sfornare prodotti di grandissimo valore assoluto, ottenuti in buona parte con vitigni autoctoni. L’Italia vitivinicola sarà sempre più policentrica, quindi, e le storiche denominazioni di origine verranno velocemente affiancate da zone e vini che non hanno ancora fama e immagine, con il risultato che perderanno in parte quel carattere di esclusività e quella rendita di posizione di cui tuttora si avvalgono. E il mondo del vino italiano andrà oltre la sola Toscana.