Gambero Rosso

L'editoriale: con il vino si guadagna? La risposta è si ... Naturalmente stiamo parlando di vino di qualità, vino in piccole e medie "tirature", vino di moda ... dietro a un’etichetta famosa, ad una bottiglia di qualità c’è un mondo complesso e in fermento per l’entrata di sempre nuovi protagonisti e per la relativa facilità di creazione di prodotti di qualità e di moda. La ricetta l’hanno imparata un po’ tutti: un winemaker di grido, una bella etichetta, buone pubbliche relazioni, qualche trovata fuori dal comune per far conoscere il prodotto e poi la speranza di avere delle buone recensioni tali da indurre il pubblico di appassionati a scoprire l’etichetta nuova e a farla entrare nel circuito di moda. Già, la moda, la voglia del nuovo e dell’originale stanno trasformando enoteche e consumatori in cercatori d’oro ... boutique del lusso, del raro ma, chiediamo noi, anche del buono e dell’intelligente ? Forse tornare al rapporto qualità/prezzo farebbe bene a tutti, forse valorizzare i vini sconosciuti ai più ma di lunga tradizione sarebbe molto più costruttivo.
Forse il vino dovrebbe essere un accompagnamento ai piatti più che uno status, forse le carte dei vini dovrebbero cominciare ad essere intelligenti. Certo, oggi se entrate in un ristorante di grido vi viene offerta molto spesso una lista che è un’enciclopedia di un centinaio di pagine con migliaia di nomi di vini che, se siete normali, non conoscete se non per sentito dire. Una paginetta della selezione dei vini del giorno, della settimana certo vi farebbe più felici ma la voglia di far vedere quanto si è bravi sta travolgendo tutto e tutti ... E allora, come nello scorso numero, raccontavamo di un ritorno alla semplicità nel cibo, questa volta parliamo del ritorno alla semplicità del vino ...