Gamberso Rosso

L'intervista a Carlo Petrini sulla creazione della Banca del Vino di Slow Food, ambizioso progetto che nasce all’interno della più vasta operazione dell’Università del Gusto di Pollenzo ... Avremo a disposizione circa 1.700 metri quadrati di cantine, in sotterranei ottocenteschi, che ospiteranno centinaia di migliaia di bottiglie delle più importanti case vinicole non soltanto piemontesi, ma di tutta la penisola ... La parcellizzazione delle piccole griffe, i numeri produttivi ridotti limitano gli spazi di manovra degli speculatori, certo, ma anche quelli degli investitori seri. E’ un elemento di fragilità che Pollenzo non avrà. Raccogliere parecchie bottiglie del Gotha dell’enologia italiana è innovativo. La Banca del Vino poggerà su un vero deposito, quindi su un solido valore aggiunto ... Non vuole essere un arido strumento finanziario. Non dimentichiamoci del valore simbolico, mitologico, culturale in senso ampio del vino. Il vino è un elemento centrale della nostra convivialità ... La Banca del Vino sarà proprio una banca etica: la proprietà sarà di una cooperativa senza fini di lucro, i cui profitti andranno a finanziare l’attività dell’Università. In questo senso già oggi pensiamo a una struttura cooperativa anche più grande, che si muova su un piano internazionale, e che consentirà ai tutti soci di Slow Food di acquistare vino pregiato a costi equilibrati, il più possibile al riparo da sbalzi speculativi.