Un cono o una coppetta, un film, un ricordo. Il gelato non è solo un piacere estivo: è un ponte tra passato e presente, tra nonni, genitori e nipoti, tra emozioni e memoria. Lo conferma una nuova indagine commissionata da Grom, brand italiano del gelato di successo mondiale, con metodologia Swoa (Social Web Opinion Analysis), condotta tra giugno e luglio 2025 su un campione di 1.200 utenti italiani tra i 20 e i 60 anni, attraverso il monitoraggio e l’analisi in rete di circa 10.000 tra post, commenti e recensioni sui principali canali social, blog e forum, in occasione dell’uscita del film “I Fantastici 4: Gli Inizi” (nelle sale italiane dal 23 luglio), che esplora il valore simbolico del gelato nella vita degli italiani. Secondo la ricerca, “oltre il 60% degli intervistati prova spesso nostalgia per l’infanzia, e tra i simboli più evocativi di quel periodo spicca proprio il gelato (53%), accanto a giocattoli (66%), supereroi (62%) e zaini scolastici (59%). Ma non è solo un ricordo: per il 64%, il gelato è ancora oggi un rito che unisce grandi e piccoli, mentre il 59% lo associa alla sensazione di “tornare bambini”. Un legame emotivo che si rinnova ogni volta che si gusta un cono o una coppetta: il 62% lo collega alla felicità delle uscite in gelateria con genitori o nonni, il 49% ai pomeriggi estivi trascorsi con gli amici, e il 44% alla gioia di scegliere tra i gusti esposti”.
“Il cinema, come il gelato, è un’esperienza condivisa che risveglia emozioni profonde. Il 63% degli italiani afferma che andare al cinema con la famiglia o gli amici li riporta all’infanzia - afferma Grom - e, per quasi un terzo (27%), il gelato è parte integrante di quel momento, soprattutto d’estate (32%). Ma soprattutto, per oltre la metà del campione un buon film e un buon gelato, oltre a evocare l’infanzia (64%), riescono a far emozionare (52%) proprio come un tempo”.
“Nel suo significato di condivisione anche il rito del cinema, come quello del gelato, ci permette di vivere emozioni di gruppo nello stesso spazio, un po’ come se entrassimo tutti insieme in un racconto, da cui usciremo con riflessioni diverse - afferma la psicologa e psicoterapeuta Lara Pelagatti - gelato e cinema, in modi diversi, ci offrono spazi di incontro: luoghi fisici, della memoria e delle sensazioni, dove ci possiamo ritrovare, immedesimare e raccontare la nostra storia attuale”.
“Il gelato è uno dei pochi piaceri che mette d’accordo tutti: il 66% vorrebbe gustarlo davanti a un film con i figli, oltre il 60% tra coniugi o fidanzati, il 59% con i genitori, il 55% con gli amici, il 51% con i nonni. Un piacere semplice, popolare e potente: il gelato, come il cinema, è un territorio comune, capace di unire persone diverse per età, ma affini nel desiderio di ritrovarsi: un luogo d’incontro dove generazioni diverse si riconoscono e si raccontano”, afferma Grom.
“Personalmente, credo che i simboli ed i momenti di connessione, oggi più che mai, siano essenziali. Infatti, viviamo in un contesto socio-culturale in cui ciascuno sperimenta la propria singolarità anche attraverso lo schermo del proprio smartphone: uno strumento che ci rende al tempo stesso iperconnessi e disconnessi. Per questo, avere occasioni in cui condividere dal vivo dei piaceri rappresenta un’opportunità preziosa per evitare l’isolamento, ritrovare legami e uscire dalle proprie bolle di individualità - continua la psicoterapeuta Pelagotti - in tal senso, la connessione tra persone è un fattore protettivo nella gestione delle difficoltà quotidiane e nella cura della salute mentale: tutto ciò che la favorisce è una risorsa da custodire”, conclude.
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