Accanto al Versoaln, antico vitigno altoatesino ritenuto la vite vivente più antica al mondo (che cresce da 360 anni a Castel Katzenzungen a Prissiano, e che da anni viene vinificato dalla Cantina Laimburg), ma anche ad un vinacciolo di 2.400 anni d’età proveniente da un insediamento retico a Sud di Bolzano (a riprova del fatto che l’Alto Adige è il territorio di più antica coltivazione della vite dell’area germanofona), alla riproduzione in oro di un vinacciolo di 8.000 anni d’età donato dalla Georgia, “culla” del vino mondiale, ad altri vitigni autoctoni antichissimi come Blatterle, Fraueler, Gschlafene e Edelschwarze, ed a pratiche tradizionali della coltivazione della vite come la pergola costruita con legname del territorio, nel “Giardino di Sissi”, amato dall’Imperatrice d’Austria, sono stati individuati 344 diversi tipi di insetti visitatori di fiori, 111 dei quali sono specie di api selvatiche. Non sono solo uno dei più affascinanti gioielli del vino italiano, ma i Giardini di Castel Trauttmansdorff, a Merano, sono anche un modello di giardinaggio ecologico e sostenibile, un hotspot di biodiversità e un habitat prezioso per molti insetti e animali, grazie alla scelta, mantenuta con coerenza dal 2019, di non utilizzare alcun pesticida chimico o biologico.
La squadra di giardinieri fa affidamento, infatti, su una manutenzione che si concentra sul rafforzamento delle piante e sulla cura di un suolo sano, vivo e ricco di microorganismi. I giardinieri si servono quindi di concimi organici, di estratti di piante, di tè di compost e di microorganismi: trattamenti che rendono il suolo vitale e le piante forti, resistenti e quindi meno soggette alle malattie. Inoltre, ogni anno, distribuiscono migliaia di vermi in tutta la superficie dei Giardini. Questi aerano il terreno, consentendo alle piante di estendere le radici più in profondità nel terreno e di assorbire meglio i nutrienti.
Ma sono diverse le modalità con cui i Giardini rafforzano l’approccio sostenibile: un impianto a cippato riscalda la struttura nell’inverno e il sistema di compostaggio produce materiale compost, che viene arricchito con microorganismi vivi e biochar, il carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi (decomposizione termochimica in assenza di ossigeno), di diversi tipi di biomassa vegetale. Nel 2021, a conferma della bontà dell’orientamento definito e grazie ai risultati raggiunti, i Giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati insigniti del Premio “European Award for Ecological Gardening” dall’associazione “Natur im Garten”, ovvero di giardini più sostenibili d’Europa.
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