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Gli eno-appassionati italiani, nuovi protagonisti del mercato, sono 6,5 milioni. La ricerca sui consumatori il 16 novembre al “Wine Show”, appuntamento dedicato agli amanti del buon bere
a cura dell’Osservatorio del Salone del Vino

Gli eno-appassionati italiani sono 6,5 milioni e stanno diventando i protagonisti del mercato enologico di qualità, a conferma che il vino ha ormai cessato di essere per loro un puro bene di consumo per diventare un marcatore dello stile di vita.
Per fotografarli l’Osservatorio permanente del Salone del Vino, struttura del Centro Studi Promotor, ha condotto un’approfondita ricerca su un campione significativo della popolazione italiana: i risultati completi del sondaggio saranno presentati il 16 novembre, giornata inaugurale della terza edizione del Salone del Vino di Torino (www.salonedelvino.com).

Lo stesso giorno si terrà il primo Wine Show, esclusiva giornata-evento destinata ad una platea selezionata di cultori del buon bere, che potranno accedere al Lingotto alla scoperta delle migliori produzioni vitivinicole del nostro Paese.
La ricerca svolta disegna con precisione il profilo degli amanti del vino di qualità: si tratta di consumatori informati che si possono dividere in due grandi categorie, i consumatori attivi ed i veri e propri eno-appassionati.

L'eno-appassionato è in prevalenza maschio, ha dai 30 anni in su, un reddito medio-alto e livello di istruzione elevato, concentrato nelle regioni del Nord e del Centro. E’ in forte ascesa l'interesse delle donne per il vino, e sono proprio loro a determinare gli stili di consumo nella coppia. L'eno-appassionato sceglie di preferenza vini rossi, si fida abbastanza del consiglio delle guide, ma sta affinando il gusto per la ricerca, e dedica molto del suo tempo libero all'andare per cantine e territori enologici. E’ lieto di ricevere in regalo il vino e si affida ad etichette prestigiose se deve fare un dono importante. Marca la propria personalità scegliendo bottiglie diverse a seconda delle occasioni d'incontro, ed ha nella propria cantina decine di etichette di gran pregio. Il vino è tra i piaceri della vita quello a cui rinuncia con maggiore difficoltà, e pur dichiarandosi bevitore abituale non supera i due bicchieri a pasto.

Nella platea degli eno-appassionati è sempre crescente il numero di chi s'informa comprando stampa specializzata e di chi ha frequentato corsi di degustazione e serate a tema. Il wine-bar è il luogo d'appuntamento per eccellenza, frequentato di preferenza per l'aperitivo o per il pasto veloce di mezzogiorno. L'eno-appassionato acquista direttamente dai produttori destinando non meno di quindici euro a bottiglia o in alternativa passa attraverso l'enoteca, che rimane il suo primo consulente, ma con acquisti mirati. Si evidenzia inoltre una nuova tendenza: sulla scia di quanto già accade in Gran Bretagna e in Germania, cominciano a nascere gli "enoclub": si tratta di pool di appassionati che diventano piccole centrali di acquisto e che si avvalgono della consulenza di esperti per rifornirsi dei vini preferiti. Il comportamento che più avvicina i consumatori attivi ai veri eno-appassionati è il turismo del vino: oltre la metà del campione è infatti interessato a tour che prevedono la scoperta dei grandi “terroir” da vino.

Ma vediamo nel dettaglio i gusti degli eno-appassionati: dall'indagine dell’Osservatorio permanente del Salone del Vino emerge che preferiscono i rossi (58%). Quasi uno su tre ha però riscoperto i bianchi, e Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige e Trentino sono i “terroir” alternativi - e quasi esclusivi - per il loro acquisto. Il 5% gradisce il rosato, il 2% le bollicine. Agli eno-appassionati è stato chiesto anche quali siano i vini da salvare: ai prime tre posti ci sono Chianti Classico (22%), Brunello di Montalcino e Barolo (entrambi 12%).

Di rilievo infine la “forchetta” dei comportamenti nei confronti del vino. Il campione complessivo solo nel 18% dichiara di essere attento al rapporto cibo-vino, mentre gli eno-appassionati lo sono al 54%; l’universo preso in esame dichiara di usare la carta dei vini nel 46% dei casi, ma la percentuale s¹impenna fino all’87% per quel che riguarda gli eno-appassionati. I cosiddetti “consumatori attivi” scelgono vino, assaggiano vino, consigliano gli amici e parlano di vino con percentuali che vanno dal 7 all’8% - nel caso degli appassionati le percentuali salgono: scelgono personalmente il vino nel 30% dei casi, lo assaggiano nel 29%, lo consigliano agli amici nel 25% e parlano di vino per il 37%.

Sono proprio queste le curiosità che gli eno-appassionati potranno soddisfare al Salone del Vino di Torino nella giornata del Wine Show, quando potranno accedere al Lingotto- per assaggiare etichette di tutte le regioni italiane, partecipare a degustazioni originali ed innovative, dove i vini si “ascoltano” insieme alla musica e alla luce, andare alla scoperta delle cantine emergenti ed incontrare i più importanti produttori ed enologi del nostro Paese.

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