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ITALIA LOVES PIZZA

Gli italiani continuano ad amare la pizza. E la tradizione: la preferita è sempre la margherita

L’indagine di Eataly, presentata a Roma, fotografa un’Italia attenta alla qualità degli ingredienti, per cui è disposta a spendere qualcosa in più
Eataly, PIZZA, Non Solo Vino
La ricerca di Eataly fotografa il rapporto tra gli italiani e la pizza

Non c’è moda, trend o novità che resista: agli italiani piace la pizza. Un’indagine di Eataly, presentata a Roma a Impronte di Pizza, fotografa un’Italia in cui si mangia il disco di pasta più famoso del mondo almeno una volta alla settimana, e che ha trasformato un piatto veloce ed economico in un caposaldo della dieta, puntando su qualità di ingredienti, Dop e Igp, farine speciali e impasti. Solo nel Belpaese, infatti, ogni giorno si sfornano oltre 8,3 milioni di pizze. I numeri raccolti da Demetra per conto di Eataly raccontano che il 60% dei consumatori mangia la pizza almeno una volta alla settimana e il 15% anche più di una volta alla settimana. Un dato che descrive un movimento che nonostante la crisi, o forse proprio a causa di essa, ha saputo evolversi e che gode oggi di grande salute, se è vero che gli esercizi commerciali che trattano il prodotto pizza sono oltre 127.000. E, nella tradizione, vince la tradizione: è sempre Sua Maestà la margherita la pizza più scelta dagli italiani, per il 35%, ma un crescente successo lo sta acquisendo la diavola che è indicata come preferenza dal 19% dell’intero campione, con punte del 25% in Emilia-Romagna. Anche la capricciosa ottiene grandi consensi: è ordinata dal 19% degli intervistati a livello globale, ma con forte successo in Sicilia (38%). E inoltre, grande fortuna continua a riscontrare la farina 00 per la creazione degli impasti (scelta dal 48% degli italiani), ma sta crescendo anche il movimento di chi si orienta verso farine multi-cereali e/o integrali (32%) e chi, anche per questione di intolleranza, sceglie la gluten free (2%). Questo nuovo trend è particolarmente forte in Lombardia dove le farine multi-cereali o integrali ricevono il 37% delle preferenze e molto meno nel Lazio (24%) o in Sicilia (30%) che restano su questo tema più tradizionalisti.
Ciò che realmente desta stupore è la grandissima attenzione dedicata agli ingredienti che compongono la pizza: il 50% definisce “importante” e il 38% “molto importante” poter conoscere l’origine degli ingredienti con cui viene preparata la pizza, sia nell’impasto (farina, lievito) sia nei condimenti: un tema, quello della trasparenza, che viene confermata dalla dichiarata preferenza da parte dei consumatori verso pizze preparate con ingredienti biologici o Igp/Dop e presidio Slow Food. Proprio in relazione a questo, si rileva la disponibilità degli italiani di spendere di più, in cambio della sicurezza di stare mangiando qualcosa di qualità: per una pizza margherita di livello, il 48% degli intervistati si dichiara disponibile a spendere 6-7 euro, mentre il 18% arriva agli 8-9 euro. Percentuali che ovviamente variano molto da regione a regione: in Sicilia e Calabria solo il 40% spenderebbe 6-7 euro, in Campania e Puglia il 38%.

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