Sono lontani i tempi de “Il Sorpasso”, iconico film del 1962 in cui Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant vagavano, nel giorno di Ferragosto, in una Roma completamente svuotata e deserta: oggi le vacanze sono scaglionate, molte fabbriche, aziende e negozi rimangono aperti tutta l’estate, l’esercito di chi lavora nei mesi più caldi, magari in smart working, è sempre più vasto, tuttavia gli italiani non rinunciano ai riti di Ferragosto, tra picnic, tavolate, barbecue, escursioni in montagna, giornate in spiaggia e sagre gastronomiche, restando entro i confini nazionali (secondo la fotografia scattata dall’Osservatorio Turismo di Confcommercio, in collaborazione con Swg, l’82% degli italiani trascorrerà Ferragosto proprio nel Belpaese).
E sono proprio il cibo e il buon bere i perni attorno a cui ruotano i programmi della giornata del 15 agosto, che da sempre rappresenta il culmine della stagione estiva. Una festività che più di ogni altra è sacra e profana, e che ha origini molto antiche, risalenti all’epoca romana, quando l’Imperatore Ottaviano Augusto istituì, nel 18 a.C. le Feriae Augusti (riposo di Augusto), da cui prende il nome, per festeggiare il periodo di riposo dopo la fine dei lavori agricoli nei campi, che aveva origine dalla tradizione dei Consualia, le feste dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità, con corse di cavalli e pali, come ricorda il “Palio dell’Assunta” che si corre a Siena il 16 agosto. La data del 15 agosto si deve alla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria. Ma l’imperativo di Ferragosto, dai Romani ai giorni nostri, rimane lo stesso: riposo e svago, possibilmente mangiando e bevendo bene, approfittando dello sconfinato catalogo di ricette e piatti che, da Nord a Sud, caratterizzano le tradizioni del Belpaese, anche durante la stagione estiva.
Anche se, nel 2024, l’inflazione fa sentire i suoi effetti, con un generale aumento del costo della vita che si riflette su carrello della spesa, servizi, trasporti e naturalmente costo delle ferie, gli italiani non rinunciano alle loro vacanze, piuttosto le spezzettano in più segmenti, come conferma la ricerca di Tecnè per Fedaralberghi, secondo cui un terzo dei nostri connazionali farà più di un periodo di vacanza, oltre a quello principale, nei quattro mesi clou della stagione estiva: 3,6 milioni replicheranno almeno una volta, 3,1 milioni si muoveranno per ben due volte e 1,7 milioni arriverà a fare tre periodi di vacanza. Uno scenario che, complessivamente, produrrà un giro di affari di 40,6 miliardi di euro. Ferragosto, sia per chi si trova già in una località di vacanza, al mare o in montagna, ma anche per chi è rimasto a casa e può concedersi solo un giorno di stacco, rimane un appuntamento irrinunciabile. Soprattutto a tavola: cibo e vino saranno gli elementi fondamentali anche di Ferragosto, come di tutte le feste cristiane, che sono dei banchetti perché rappresentano il ricordo di fondo del “banchetto dei banchetti”: l’Ultima Cena. E Ferragosto è anche un po’ l’“ultima cena dell’estate”, l’occasione per salutare amici e familiari, per cui si finisce sempre per fare delle lunghe tavolate, dove cibo, vino e dolci hanno un grande ruolo.
E tra gli eventi più gettonati di Ferragosto ci sono le sagre gastronomiche che, da Nord a Sud, puntano su prodotti tipici e piatti della tradizione e rappresentano un’occasione unica, sia per gli abitanti del luogo, sia per i turisti, per ritrovare o scoprire sapori dimenticati, ma anche per immergersi nelle atmosfere locali dei piccoli borghi, tra musica, balli e allegria. Nella lunga lista di eventi in tutta Italia, ecco una piccola carrellata selezionata da WineNews. In Lombardia, a Mezzegra (Como) c’è la Sagra del Missoltino, ovvero i pesci di lago essiccati al sole, mentre a Parre (Bergamo) la Sagra degli Scarpinòcc, una ricetta di pasta fresca tipica del Bergamasco. In Piemonte non poteva mancare la Sagra del Bollito misto alla Piemontese a Mantovana (Alessandria), ma ci sono anche la Sagra del Lapagiun (ovvero del “goloso”, in dialetto) a Stroppiana (Vercelli) e la Sagra della Raschera e del Brüss, specialità casearie, a Frabosa Soprana (Cuneo). In Veneto via libera alla Sagra della Sopressa, un salume tipico, a Valli del Pasubio (Vicenza), e alla Festa della Zucca a Melara (Rovigo), con l’ortaggio protagonista dall’antipasto al dolce. In Friuli a Flaibano (Udine) torna “A tutto Frico”, dedicata al famoso piatto a base di patate e formaggio Montasio, mentre a Trasaghis (Udine) c’è la Festa del Lampone e del Mirtillo. In Emilia Romagna immancabili la Festa dell’Anguilla a Saletta (Ferrara) e la Sagra dell’Anatra a Massa Finalese (Modena). In Toscana appuntamento irrinunciabile con la Sagra del Picio (tipica pasta fresca a forma di grosso spaghetto) a Seggiano (Grosseto) e con la Sagra dell’Acquacotta - una zuppa tipica preparata con cipolla, sedano e uova - a Santa Fiora (Grosseto). A Sagginale (Firenze) c’è la Sagra del Tortello Mugellano, rigorosamente di patate, abbinato ai sughi più diversi. In Umbria appuntamento con la Sagra della Porchetta e dei Fagioli con le Cotiche a Monte Santa Maria Tiberina (Perugia) Nel Lazio Festa dell’Arrosticino a Bagnoregio (Viterbo), mentre in <b<Campania a Buonalbergo (Benevento) c’è la Sagra de lo Ciammarruchiello, ovvero una lumachina autoctona di terra, ingrediente di tanti piatti, mentre ad Atrani (Salerno) si festeggia con la Sagra del Pesce Azzurro.
In Sicilia imperdibili la Sagra della Mbriulata - un piatto tipico che preparavano le massaie a chi lavorava nei campi - a Milena (Caltanissetta), e la Sagra dell’Arancino a Rosolini (Siracusa). In Puglia ci sono la Sagra del Panino della Nonna - tipico della cucina regionale, con ripieno di polpette al sugo, parmigiana o pesce - a Giovinazzo (Bari) e la Sagra della Municedda, ovvero la lumaca, a Cannole (Lecce). Infine, in Sardegna , tra i tanti appuntamenti in programma non si può mancare la Sagra del Maialetto a Porto San Paolo (Sassari), la Sagra della Carapigna (ovvero l’antenato del sorbetto al limone, che qui è nato nel Cinquecento) ad Aritzo (Nuoro), e la Sagra dei Malloreddus, uno dei piatti più noti della regione, a Villaputzu (Cagliari).
Ma, anche e soprattutto a Ferragosto, non ci si può dimenticare dei più fragili: a Milano torna il “Grande Pranzo di Ferragosto” di Opera Cardinal Ferrari, nella storica sede in via Boeri. I volontari organizzano un pranzo per le persone sole e senza dimora e per le tante famiglie che vivono in condizioni di povertà, per le quali l’estate è una stagione particolarmente difficile. A Roma la Comunità di Sant’Egidio organizza una cocomerata a Rebibbia - saranno distribuiti 500 kg di cocomeri ai detenuti - e un pranzo solidale alla mensa di Trastevere, destinato ad anziani soli, persone senza dimora e migranti.
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