Ricomincia sotto buoni auspici la stagione delle aste enoiche in Usa. Almeno a guardare i risultati di quella di Acker Merrall & Condit, di scena a New York, dove lo scorso fine settimana a “tirare la volata” sono state le etichette borgognone, proiettando gli Stati Uniti, già primo mercato al mondo, verso un probabile primato anche in fatto di vino all’incanto. Il lotto principale è stato proprio una cassa con l’assortimento completo della produzione di Romanée Conti 1999, aggiudicata a 46.740 dollari e i lotti aggiudicati sono stati il 95% per un valore complessivo di oltre 3 milioni di dollari.
Nonostante il successo della Borgogna, ormai non più una sorpresa, i collezionisti sembrano intenzionati a “ringiovanire” le loro cantine ed anche i vini bordolesi stanno riprendendosi alcune delle posizioni perse nelle recenti aste, specialmente con Pétrus, Mouton e Lafite. Bene i vini della California e gli italiani. Il mercato delle aste dei vini americano è sempre più forte, vedremo ciò che la Cina ha da dire il prossimo weekend.
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