L'Italia fornirà all’Unione Europea tutte le spiegazioni necessarie relative alla sanatoria dei vigneti abusivi realizzati prima del 1993 e inserita in Finanziaria. Ad assicurarlo è stato oggi a Verona il ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno. Il Governo italiano ha così risposto alle contestazioni di Bruxelles sulla decisione presa dall'Italia in merito alla regolarizzazione dei vigneti abusivi prevista dai regolamenti comunitari come sanatoria onerosa. Secondo l'Ue, però, tale sanatoria sarebbe stata trasformata in semplice condono con la legge finanziaria: "spiegheremo al commissario Fischler le ragioni di questo provvedimento - ha detto Alemanno - e siamo certi che in sede comunitaria ci sarà comprensione poiché è perfettamente in linea con quanto stabilito dalle normative Ue”.
Il decreto di condono dei vigneti che dovrebbe rendere trasparente la reale superficie vitata del nostro Paese ha suscitato numerosi commenti, tra i quali spicca quello di Gianni Zonin: "che l'Italia abbia bisogno di uno schedario viticolo che rappresenti lo stato reale del nostro vigneto è scontato. Io ritengo però che non si debba perdere di vista l'obiettivo fondamentale per rendere competitiva la nostra agricoltura, che è quello di fornirgli mezzi e sostegni adegauti per una sempre maggiore qualificazione. Per questa ragione - prosegue Zonin - io ribadisco la necessità che i nostri rappresentanti a Bruxelles si impegnino maggiormente nell'ottenimento di sostegni alla viticoltura di qualità. Per questa ragione devono essere incentivati quei produttori che maggiormente stanno investendo sulla qualificazione dei vigneti. In questo senso credo che gli attuali 8.000 euro ad ettaro previsti dall'Ocm vitivinicola non sono sufficienti per incentivare una riqualificazione importante del vigneto Italia. Servirebbe un incentivo almeno triplicato considerando i costi attuali di impianto. Di questo ne sono perfettamente conscio dal momento che nelle mie 12 tenute nelle 7 più importanti regioni vitivinicole italiane è già da molti anni che stiamo investendo circa il 20% del nostro fatturato per il totale rinnovamento degli impianti concepiti esclusivamente per la produzione di vini di qualità. Per questa ragione - conclude Zonin - mi piacerebbe sentir parlare meno di condoni e più di sostegni alla produzione di vini di qualità".
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