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LA GUERRA DEI SEMI

Grano Cappelli, l’Antitrust multa la Sis, concessionaria esclusiva per la varietà

La Cia-Agricoltori Italiani: “ora il Crea, proprietario del grano duro varietà Cappelli, apra al mercato”
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Il grano Senatore Cappelli

Tutto era iniziato nel 2018, quando il Crea, proprietario del grano duro varietà Cappelli, aveva affidato i diritti in esclusiva per 15 anni sulla moltiplicazione la commercializzazione di questa varietà, molto in voga, alla Società Italiana Sementi (Sis), sollevando le immediate proteste di buona parte del mondo agricolo. Ora l’Antitrust ha dato ragione, almeno in parte, a chi si opponeva, multando la stessa Sis per più motivi, che vanno “dall’ingiustificato aumento del prezzo delle sementi per gli agricoltori (oltre il 60% in tre anni), all’obbligo di consegna del grano prodotto a circuiti ben definiti, a forti discriminazioni nella vendita delle sementi”. A dirlo la Cia-Agricoltori Italiani, in prima linea su questo fronte, e che dopo questo episodio, “invita il Crea ad aprire al mercato ad altri soggetti idonei a garantire la produzione di tali sementi. Con l’ingresso di Sis nella partita Cappelli - sottolinea la Cia - si erano evidenziate pratiche commerciali scorrette e un regime di monopolio particolarmente dannoso per gli agricoltori”. Il provvedimento, spiega l’organizzazione agricola, segue di pochi giorni un altro intervento dell’autorità a difesa della concorrenza. Nello specifico, la bocciatura da parte del Consiglio di Stato del vincolo obbligatorio di adesione a associazioni sindacali per la partecipazione ai mercati contadini di vendita diretta nei centri urbani. Secondo Cia, un ente pubblico non dovrebbe dare in gestione esclusiva a un soggetto privato un pezzo di storia importante dell’agricoltura italiana.
La sentenza Antitrust evidenzia che Sis abbia di fatto imposto un regime di monopolio “sfruttando abusivamente la propria posizione di forza commerciale a danno dei coltivatori interessati alla semina e al raccolto di grano Cappelli” e creando, dunque, una “filiera chiusa”. Ora ci sono “tutte le condizioni affinché il Ministro delle Politiche Agricole (che controlla il Crea, ndr) revochi la concessione di esclusività a Sis, e che la pregiata varietà del grano Cappelli - conclude la Cia - riscoperta di recente e molto apprezzata per la sua digeribilità e le qualità nutrizionali, torni a essere patrimonio comune, contro monopoli e pratiche sleali non rispettosi delle regole europee”.

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