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GUIDA “GAMBERO ROSSO”: IN DUE AL TOP, PIERANGELINI E VISSANI, RE INCONTRASTATI

Sulla Guida del Gambero Rosso, aumentano i ristoranti eccellenti, ma al vertice rimangono in due: Pierangelini e Vissani. Il patron de “Il Gambero Rosso” a San Vincenzo (Livorno) e quello di Baschi (Terni) si aggiudicano il massimo del punteggio in cucina. Le novità non mancano: i nuovi ristoranti ad aggiudicarsi le “Tre Forchette”, il massimo del punteggio, sono sei e tra questi c’è Lorenzo a Forte dei Marmi e Antonello Colonna di Labico. I restanti 16 consolidano il loro primato (il geniale Heinz Beck della Pergola dell’Hilton di Roma e la straordinaria Nadia Santini del “Pescatore”). La Regione che vince, il Veneto, con ben cinque "Tre Forchette" al suo attivo: "una classifica - ha detto Bonilli - che dimostra come la corsa al sensazionale, la nascita di piatti e di menù pensati e fatti più per strappare un titolo da prima pagina e una bella foto che per soddisfare le esigenze del pubblico abbiano già fatto il loro tempo". "La scena - ha spiegato - è dominata dai veri innovatori, dai grandi interpreti. Come dimostrano i nomi dei cuochi emergenti. Che sono: Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa e Angela Di Crescenzo di Villa Majella di Guardiagrele (Ch).

Come già in passato, è di nuovo la provincia a prevalere sulle grandi città: 17 dei 20 ristoranti al top sono appunto in piccoli centri. E, nella tradizione del mangiar bene piuttosto che dello spendere tanto, il "Gambero Rosso" segnala anche quei locali che si meritano l'Oscar qualità/prezzo (20 in tutta Italia), così come segnala le 11 migliori trattorie premiate coi "Tre Gamberi", anche loro per lo più in provincia.

"Diversi fra loro come storia e come offerta - ha spiegato Bonilli - ma accomunati da alcuni parametri fondamentali: la valorizzazione dei prodotti del territorio, una gestione familiare e un'attenzione ai prezzi".

Il Gambero Rosso ha recensito complessivamente 1673 tra ristoranti (anche di cucina etnica), trattorie, pizzerie e wine bar, dislocati in 1017 località. Un numero inferiore a quello degli altri anni: "una scelta meditata - scrivono nella prefazione gli autori della Guida - e non certo semplice ma un maggior rigore nella selezione dei locali da inserire nella Guida può rappresentare un ulteriore strumento di valutazione nelle mani di chi ama mangiare e bere bene spendendo il giusto".

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