Se i 100/100 di Robert Parker, il guru americano della critica enologica mondiale, creatore di una delle sue pubblicazioni più autorevoli, “The Wine Advocate”, sono una sorta di Sacro Graal per le etichette del Belpaese, fuori da Piemonte e Toscana sono stati da sempre una chimera. Almeno fino ad oggi. A spezzare l’incanto, o meglio il tabù, è un vino dell’Alto Adige, per di più bianco e prodotto da una cantina cooperativa, tanto per aggiungere altri due primati: il Gewürztraminer Epokale 2009 di Cantina Tramin, capace di conquistare il palato di Monica Larner, corrispondente in Italia per “The Wine Advocate”, che nel 2015 aveva consegnato all’immortalità l’annata 2010 del Brunello di Montalcino, assegnando i 100/100 al Tenuta Nuova di Casanova di Neri ed al Madonna delle Grazie de Il Marroneto. “Oggi i 100/100 italiani di The Wine Advocate sono 15, quando sono arrivata io, 5 anni fa, erano appena 5 - ricorda a WineNews Monica Larner - e per la prima volta a riuscirci è un vino bianco prodotto fuori da Piemonte e Toscana”. “Si tratta di un risultato storico - commenta Wolfgang Klotz, direttore commerciale della Cantina Tramin - per la prima volta Robert Parker premia un vino bianco italiano con 100/100 e per la prima volta questo punteggio va ad un vino non prodotto in Toscana o Piemonte. Siamo molto orgogliosi di aver portato questo riconoscimento in Alto Adige”.
Il progetto di Epokale nasce da lontano, e dalla volontà di Cantina Tramin, realtà cooperativa di Termeno con circa 300 soci, di esplorare le potenzialità di longevità del Gewürztraminer. A partire dalle vendemmia 2009 sono stati selezionati due tra i vigneti più vecchi, nei dintorni del maso Nussbaumer, sulla fascia collinare ai piedi del massiccio della Mendola, con esposizione a sud-est. La raccolta è stata realizzata a fine ottobre con una resa in vigneto di 45 quintali per ettaro. Dopo la vinificazione con pressatura soffice, il vino ha sostato per 8 mesi sui lieviti prima di essere imbottigliato ed essere portato, ad agosto 2010, nella miniera di Monteneve, in Val Ridanna, ad oltre 2.000 metri di quota. Qui è stato stoccato al buio, a 4 chilometri dall’imbocco della galleria e ad una profondità di 450 metri sotto la montagna. La temperatura di 11 gradi e l’umidità del 90% sono costanti per tutto l’anno, la pressione atmosferica pari a quella esterna: condizioni ideali per un lento affinamento. “Epokale - commenta Willi Stürz, kellermeister di Cantina Tramin e “padre” di Epokale - è classificato come “Spätlese” per il suo elevato residuo zuccherino. Si tratta di uno stile che in Alto Adige era stato abbandonato da almeno due secoli. Poteva essere considerato un azzardo e siamo davvero felici che sia stato compreso e valutato positivamente".
Focus - Tutti i 100/100 di Robert Parker al Belpaese
Quello dei 100/100 di Robert Parker, come ricordato, è un onore capitato davvero ad una manciata di vignaioli fino ad ora: il primo è stato il Barolo Riserva Collina Rionda 1989 di Bruno Giacosa, in Piemonte, dove i 100/100 sono stati assegnati, molti anni più tardi, anche al Barolo Riserva Monfortino 2004 di Giacomo Conterno, capace di bissare con l’annata 2010, ma anche al Barolo Riserva Villero 2007 e 2009 di Vietti ed al Barolo Vite Talin 2013 di Luciano Sandrone. Tornando indietro nel tempo, a raggiungere il massimo dei voti sono stati altri tre grandi vini di Toscana: Le Pergole Torte Riserva 1990 di Montevertine, un Sangiovese in purezza, il Redigaffi 2000 di Tua Rita, un Merlot in purezza che nasce nella zona di Suvereto, al quale Parker ha assegnato il massimo punteggio come, nella vicina Tenuta San Guido, al Sassicaia 1985 dell’azienda simbolo di Bolgheri, che ha conquistato i 100/100 non nel momento in cui uscì sul mercato, ma in ben due retrospettive verticali, sorte comune al Masseto 2006 di Tenuta dell’Ornellaia. Arrivano dalla Toscana anche i 100/100 del Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 2001 di Avignonesi, così come i già menzionati il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010 di Casanova di Neri ed il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010 de Il Marroneto, cui vanno aggiunti il Brunello di Montalcino Cerretalto 2010 di Casanova di Neri ed il Brunello di Montalcino Bassolino di Sopra 2010 di Pian dell’Orino.
Focus - Ed i 99/100, ad un passo dalla leggenda
Brunello di Montalcino Riserva 1990 Casanova di Neri
Amarone 1996 Romano Dal Forno
Sperss 1997 Gaja
Sorì Tildin 1997 Gaja
Amarone 1997 Romano Dal Forno
Redigraffi 1999 Tua Rita
Vigna d’Alceo 1999 Castello di Rampolla
Passito Rosso Vino Rosso Vigna Seré 2004 Romano Dal Forno
Barolo Riserva Le Rocche del Falletto 2004 Bruno Giacosa
Percarlo 2006 San Giusto a Rentennano
Brunello di Montalcino Cerretalto 2006 Casanova di Neri
Barolo Rocche 2007 Vietti
Le Pergole Torte 2007 Montevertine
Barolo Le Vogne Sibi et Paucis 2007b Luciano Sandrone
Barbaresco Valeirano 2007 (in magnum) La Spinetta
Tenuta di Trinoro 2009
Barolo Riserva Villero 2010 Vietti
Brunello di Montalcino Riserva 2010 Canalicchio di Sopra
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2012 Il Marroneto
Matarocchio 2013 Guado al Tasso
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