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L’INIZIATIVA

“I Borghi più belli d’Italia” con Bmti e Slow Food per promuovere le eccellenze enogastronomiche

Presentato il “Mib - Mercato Italiano dei Borghi”: previsto il lancio di una piattaforma digitale che favorisca l’incontro tra la domanda e l’offerta
BMTI, BORGHI, ENOGASTRONOMIA, I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA, MERCATO ITALIANO DEI BORGHI, SLOW FOOD ITALIA, Non Solo Vino
Montefalco, patria del Sagrantino, tra “I Borghi più belli d’Italia”

Valorizzare e promuovere le produzioni tipiche e di qualità, ma anche le antiche tradizioni, la cultura, l’estro e la socialità, qualità che fanno parte del made in Italy e che trovano un habitat speciale nei borghi, autentiche ricchezze del Belpaese. È l’obiettivo del “Mib - Mercato Italiano dei Borghi”, progetto nato da un accordo di cooperazione tra l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” e Bmti - Borsa Merci Telematica Italiana, presentato, ieri, alla Camera dei Deputati a Roma. E se una prima fase del progetto è stata realizzata nel quadriennio 2021-2024, il 2025 ha visto il rinnovo della collaborazione e quindi l’avvio di un nuovo progetto che, prendendo le mosse dai risultati delle annualità precedenti, intende sviluppare nuove linee programmatiche finalizzate a mettere a punto un iter di certificazione delle aziende dei “Borghi più belli d’Italia” e alla creazione di nuove opportunità promozionali e commerciali. Si tratta di un ulteriore contributo per il potenziamento delle realtà produttive dei borghi che guarda più concretamente al beneficio socio-economico delle comunità locali, custodi di culture e tradizioni da cui deriva un patrimonio produttivo che è sinonimo di qualità e autenticità in tutto il mondo.
Il progetto 2025, spiega una nota, sarà indirizzato in primo luogo a una selezione e certificazione delle aziende produttrici e delle produzioni più rappresentative dei territori di origine che possa diventare uno strumento utile tanto per gli operatori di settore quanto per i consumatori, intercettando una domanda di mercato sempre più interessata a prodotti locali “di nicchia”, percepiti come garanzia di tradizione e di qualità. Questo tipo di operazione sarà altrettanto funzionale alla creazione di nuove forme di collaborazione tra le aziende dei borghi e i servizi riservati agli operatori da Bmti attraverso la propria piattaforma per la commercializzazione telematica. Inoltre, in una nuova prospettiva di sviluppo quadriennale, queste azioni saranno propedeutiche al lancio di una piattaforma digitale ad hoc che favorisca l’incontro tra la domanda e l’offerta delle piccole e medie aziende dei borghi, portandole all’attenzione di un target di mercato selezionato distribuito a livello nazionale e, ove possibile, internazionale.
Un progetto che si avvale dell’importante partenariato con Slow Food Italia, con cui l’associazione ha recentemente siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative congiunte a favore della tutela e della valorizzazione delle produzioni territoriali di qualità, della biodiversità agroalimentare e culturale, dei sistemi locali del cibo, delle piccole aziende agroalimentari e della trasmissione inter-generazionale delle tradizioni e del patrimonio dei territori.
“Dopo quattro anni di lavoro che sono serviti per censire migliaia di produttori e di prodotti provenienti dai Borghi più belli d’Italia - ha dichiarato Fiorello Primi, presidente “I Borghi più belli d’Italia” - parte la seconda fase del progetto “Mercato Italiano dei Borghi” in collaborazione con la Borsa Merci Telematica Italiana. Una fase molto importante perché sarà dedicata a selezionare, insieme a Slow Food, un primo blocco di eccellenze per creare una prima vetrina di prodotti da immettere sul mercato nazionale fisico e digitale. La piattaforma digitale diventerà, quindi, un mercato virtuale per sostenere i piccoli produttori e introdurli in un mercato più ampio di quello, spesso locale, cui sono costretti dalla scarsa possibilità di investire sulla promo-commercializzazione. È questo uno dei progetti pilota dell’associazione finalizzato a valorizzare e promuovere le produzioni enogastronomiche nella convinzione che si possano creare nuove opportunità di lavoro per le imprese esistenti e, magari, per favorire la nascita di nuove imprese giovanili. Una maniera per dare una risposta al problema dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione”.
Per Riccardo Cuomo, direttore Bmti - Borsa Merci Telematica Italiana, “il nuovo accordo di cooperazione con l’associazione dei “Borghi più Belli d’Italia” rappresenta per Bmti un passo significativo nell’ambito delle nostre attività di valorizzazione delle filiere agroalimentari nazionali. Il progetto si propone di promuovere le eccellenze produttive dei borghi italiani, rafforzando al contempo la competitività delle imprese locali e la coesione dei territori. Attraverso la realizzazione di strumenti operativi, offriremo nuove opportunità di crescita sostenibile per i sistemi produttivi tradizionali, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio culturale e alimentare. Bmti, con il proprio know how, opererà secondo una logica di sviluppo inclusivo dei territori coinvolti”.
Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia, ha aggiunto che “i borghi con il loro patrimonio culturale, paesaggistico, ambientale e socio-economico sono una ricchezza per la nostra penisola: da qui la necessità di tutelarli, valorizzarli, ma soprattutto pensarli come luoghi da abitare 365 giorni l’anno. Purtroppo, invece, si parla sempre meno di borghi come di luoghi dove le comunità vivono e prosperano, e sempre più come meta turistica. Noi crediamo che il turismo a detrimento degli abitanti non abbia futuro: crediamo, invece, in un viaggio di scoperta che faccia ben-vivere i borghi, crediamo nel supporto a un’agricoltura sostenibile (biologica, biodinamica e agroecologica) e alla promozione di produzioni locali identitarie tramite progetti mirati come Presìdi Slow Food e l’Arca del Gusto, crediamo nella valorizzazione dell’artigianato a essi legati, frutto di savoir faire unici, crediamo nella forza di esperienze di filiera corta e nella facilitazione di ogni forma di accesso al mercato, da internet a fiere di settore qualificanti. Crediamo nella creazione di un sistema-borghi: ecologico, sociale, identitario, produttivo. Un eco-sistema che dia vita ai borghi, rendendoli ancora più belli”.

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