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ALLEVAMENTO

I cavalli Lipizzani sono Patrimonio Unesco: in Italia ce ne sono 403, iscritti al Libro genealogico

Una ricchezza mondiale in parte anche tricolore: la razza fu creata nel 1580 in Slovenia, oggi è considerata autoctona del Lazio
CAVALLI, CINA; COLDIRETTI, RAZZA LIPIZZANA, Non Solo Vino
In Italia la razza Lipizzana conta su un Libro genealogico (ph. WikiPedia)

Da oggi l’allevamento del cavallo Lipizzano, primo esempio documentato di razza al mondo, è Patrimonio Unesco: un riconoscimento che è stato deciso alla sessione del Comitato del Patrimonio Culturale Immateriale in corso a Rabat, in Marocco. In Italia sono 403 i cavalli lipizzani iscritti al Libro genealogico tenuto da Anareai https://www.anareai.it, aderente a FedAna.
Il riconoscimento de “La tradizione dell’allevamento del Cavallo Lipizzano”, afferma Coldiretti, è frutto di una candidatura transnazionale con capofila la Slovenia e comprendente, oltre all’Italia, Austria, Bosnia, Croazia, Ungheria, Romania e Slovacchia. L’allevamento del cavallo Lipizzano rappresenta un complesso patrimonio di conoscenze e pratiche tramandatesi nel corso dei secoli nelle aree politicamente e geograficamente assoggettate all’influenza asburgica.
La razza Lipizzana è costituita a partire da incroci pianificati tra soggetti di diversa provenienza (Spagna, Italia, Danimarca, Impero Austriaco, Penisola Arabica) selezionati nelle generazioni successive per le caratteristiche desiderate per l’uso della casa regnante: eleganza del passo, resistenza allo sforzo prolungato, temperamento vivace ma stabile. Dalla creazione della razza nel 1580 nella città di Lipica, nell’odierna Slovenia, il cavallo Lipizzano si è diffuso in tutti i paesi dell’impero austro-ungarico. La razza è considerata autoctona del Lazio avendo superato tutti i requisiti di permanenza fissati dalla Fao per la conservazione della biodiversità animale.

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