I PRODOTTI DEL TERRITORIO, CON LE LORO CARATTERISTICHE NATURALI E STORICO-CULTURALI, SONO IL FATTORE CHE GENERA DISTINTIVITÀ. LO RIBADISCE IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIANDO IL RICORSO CONTRO IL RICONOSCIMENTO DELLA IGP “SALAME FELINO”

I prodotti del territorio, con le loro caratteristiche naturali e storico-culturali, sono il fattore che genera distintività. Un principio ribadito da Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del Ministero delle Politiche Agricole contro Grandi Salumifici Italiani, bocciando il ricorso in primo grado e dichiarando legittima la richiesta di riconoscimento della Igp “Salame Felino”.

La sentenza ha del Consiglio ha sancito la non genericità di tale denominazione, affermando che “in concreto è elemento da valutare il fatto che tale produzione - in mancanza di un riconoscimento comunitario - avvenga anche altrove, tenendo conto che la registrazione del prodotto è diretta proprio a regolamentare modalità e luogo di produzione, anche al fine di limitare l’utilizzo del nome ai produttori in possesso di determinate caratteristiche”.

Per il Consiglio di Stato è stato pienamente dimostrato che la tecnica di produzione del “Salame Felino” sia stata creata e si sia sviluppata nella provincia di Parma, e che il prodotto ha i requisiti per essere originario di tali luoghi, di avere una reputazione legata a tale origine geografica e di essere prodotto in tali zone, senza essere ad oggi divenuto il nome comune di un prodotto agricolo o alimentare della comunità.

Una sentenza che, al di là del caso particolare, può rappresentare un precedente per tanti prodotti tipici della tradizione italiana, più o meno antica.

“La sentenza del Consiglio di Stato conferma quanto da noi sostenuto, da sempre, e con forza - ha commentato il Ministro Zaia - e in tale contesto, le Indicazioni Geografiche rappresentano lo strumento d’eccellenza, poiché permettono di valorizzare sia il territorio che gli agricoltori, e contemporaneamente sono garanzia di trasparenza e qualità per i consumatori”.