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“I TENTATIVI DI IMITAZIONE SONO UN INDICE DI SUCCESSO: UNA REGOLA CHE VALE PER L’ARTE, LA MODA, MA ANCHE PER L’AGROALIMENTARE MADE IN ITALY”. PER DAVIDE PAOLINI, “IL GASTRONAUTA”, SARA’ IMPORTANTE IN FUTURO INVESTIRE SULL’AUTENTICITA’ DEI NOSTRO PRODOTTI

“Quando un prodotto vanta numerosi tentativi di imitazione significa che ha successo: è una regola che vale per l’arte, per la grande moda, ma anche per i tesori del “made in Italy” agroalimentare. A sostenerlo è il “gastronauta” Davide Paolini, che a Winenews spiega la sua personale “ricetta” per la difesa dei prodotti tipici del nostro Paese.

“E’ un momento difficile per il nostro patrimonio enogastronomico: in un mondo sempre più globale, non c’è rispetto per i prodotti a marchio d’origine, specialmente se si esce fuori dai confini dell’Unione Europea. A parziale consolazione di questo c’è da rilevare che quando un prodotto comincia ad essere imitato, significa che viene considerato di grande valore, e il desiderio di possederlo è enorme. Basti pensare ai tentativi di riproduzione delle opere d’arte, o dei prodotti griffati dagli stilisti più famosi”.
”Ecco allora - continua Paolini - che se negli Usa si vende il “parmesan”, che nulla ha a che vedere con il Parmigiano a parte la voglia di assomigliargli, significa che il nome del nostro formaggio ha assunto un enorme valore simbolico per il consumatore. Ecco perché ritengo che, in futuro, sarà sempre più importante investire sull’autenticità del prodotto, per distinguerlo dalle sue imitazioni a buon mercato, piuttosto che concentrarsi sulla difesa dei marchi di origine, strumenti purtroppo sempre meno affidabili”.

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