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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Grande il Brunello, riserve eccelse ... S’approssima “Benvenuto Brunello” che apre la nuova stagione del vino. Da un po’ di tempo tre grandi di Toscana: Brunello, Chianti Classico e Nobile – danno luogo ad un’anteprima comune. Montalcino “stappa” il 15 e 16 febbraio. In degustazione vanno l’annata ’97 pronta per il mercato e i primi risultati della vendemmia 2001. Di questa nulla possiamo dire, della ’97 sì. E’ stata un’annata da incorniciare. Il Brunello ’97 si presenta pieno, austero, tannico, con forte impronta di mora, buon tabacco e anche il colore è intrigante. Una riprova delle sue grandi qualità la danno le riserva ’95. Le quattro che abbiamo scelto sono tra le più tradizionali: lungo affinamento, grandi legni, solo Sangiovese, vendemmie più verso l’ottobre che non verso l’agosto. Sono gli stessi vini del ’95 che molti critici hanno stroncato salvo poi ricredersi quando sono uscite le riserve (che sciaguratamente qualcuno vorrebbe abolire cosicchè di notte tutti i gatti risultino bigi). Segno evidente che l’affinamento lungo dà il vero Brunello. Purchè l’uva ben matura, le botti siano buone, si lasci il tempo al tannino duro del Sangiovese di mutarsi in nerbo austero ed elegante. Così il Brunello è un vino immenso, unico. Da degustare con grande rispetto. E queste bottiglie hanno la vera nobiltà: sanno essere compagne del colto e dell’inclito e cioè di piatti mirabilmente e di un panino al prosciutto e pecorino. I sapori delle nostre radici.

Le aziende - Biondi Santi: ritorno al futuro; Andrea Costanti: perfetto bouquet; Case Basse Soldera: capolavoro della casa; Eredi Fuligni: vigore e gentilezza ...

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