I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Campania: Biancolella, profumi dell’isola verde ... L’allarme è suonato da tempo e se ne sono fatti interpreti i professori Mario Fregoni, Alessandro Pacciani e Andrea Gabbrielli, giornalista che scrive di vino con rara sensibilità. Di che si tratta? Del fatto che sulle isole minori il vigneto va scomparendo. E si rischia di perdere autentici gioielli. E’ venuta perciò al proposito “Vinischia”, manifestazione orchestrata da Marco Storace e daun gruppo di giovani entusiasti, per la promozione di queste bottiglie. E’ stata l’occasione per rivisitare alcuni vini di notevole fascino. Parliamo del Pere e’ palummo (il Piedirosso), che è tra i rossi uno dei più peculiari, ma soprattutto della Biancolella: un vino di assoluto valore. E un’ uva delicata, di maturazione complessa, coltivata su terrazzamenti eroici, laddove perfino le capre farebbero fatica ad arrivare. Ischia un tempo era interamente dedita alla viticoltura, poi il turismo ha fatto intravedere facili guadagni e addio filari. Ora però un turismo più consapevole ridà fiato a questa viticoltura ed è bello constatare che si possono degustare grandi bottiglie. La Biancolella è tra i bianchi autoctoni uno dei più affascinanti, con un finale ammandorlato, un bouquet floreale che ricorda la ginestra, un fondo leggermente salato. Fine ed elegante è un vino che è grande compagno di cucina di pesce ma anche dell’inimitabile coniglio all’ischitana che ora sarà ricetta “protetta”. E Ischia – promette l’assessore Falco – troverà nuovo mercato ai suoi vini. Iniziate a cercarli, ne vale la pena. Le aziende: Andrea D’Ambra è il vero vessiliffero dei vini d’ischia - Casa D’Ambra (Forio); Pietratorica (Forio); San Domenico (Forio); Casa D’Ambra (Forio) ...