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I Viaggi Di Repubblica

Brindisi all’estate ... Nella notte magica di San Lorenzo, il 10 agosto, in tutta Italia si organizzano spettacoli, concerti, degustazioni. Dal castello di San Giusto di Trieste alle pendici dell’Etna, la festa del vino ...

Le bollicine: non solo Franciacorta

Si racconta - guardando le statistiche che le bollicine sono passate di moda: non è così per fortuna. E l'estate è la stagione migliore per accostarsi ai vini frizzanti e spumanti. Proviamo una selezione rapidissima di bottiglie da tenere di conto. Intanto, i grandi: Ca' del Bsoco Annamaria Clementi, Brut Bellavista, Ferghettina, Magnificentia di Uberti, Berlucchi e la debuttante cantina Muratori per stare in Franciacorta. Poi Giulio Ferrari Riserva del Fondatore in Trentino, dove valide alternative possono essere Firmato di Cavit e Rotari di MezzoCorona: e fin qui abbiano degustato Chardonnay. E poi Contratto in Piemonte con l'Asti De Miranda o il Brachetto di Banfi per stare sul dolce, o ancora il Brut di Riccadonna. E ancora andiamo a scoprire il Cartizze di Bisol in Veneto o il Prosecco di Ruggeri o quello di Foss Marai. E fin qui abbiamo parlato di bottiglie da vitigni autoctoni. In ascesa è l'Oltrepò Pavese, dove il Millesimato de Il Bosco è un ottimo spumante per qualità e prezzo a base di Pinot nero. Ma anche il Mezzogiorno può regalare sorprese: come gli spumanti siciliani Scammacca da Nerello Mascalese o le bottiglie della pugliese D'Araprì da Bombino.

I bianchi

Vermentino, Tocai riscopriamo gli autoctoni
All’estate si addice il bianco, non foss’altro perché sulle mense domina il pesce. Ma possiamo sottrarci all’alluvione di Chardonnay? Sì. Cominciamo dal nord magari con un Gavi de La Scolca, in Piemonte, e poi andiamo a celebrare la Garganega sia sottoforma di Soave (Pieropan, Cantina di Castello, Coffele) che di Gambellara (Il Giangio di Zonin) e scopriamo l’immenso giacimento friulano. Grandi Tocai (Livio Felluga, Ronco Cime di Venica & Venica, Villa Russiz) ma anche piccole gemme come la Malvasia di Paolo Caccese, la Ribolla di Colutta. E anche il pinot bianco di Hass in Alto Adige, il grande Gewurztraminer (Colterenzio, Termeno, San Michele Appiano), e il Muller Thurgau trentino (Maso Roncador di La Vis) magari insieme alla Nosiola. E ancora ecco un Pigato ligura (Lupi) o un Vermentino delle Apuane (Fratelli Cima) o di Maremme (Violino di Fiorella Lenzi). Incontriamo poi il Torre di Giano di Lungarotti o l’immenso Cervaro della Sala di Antinori in Umbria. E poi il Greco di Feudi di San Gregorio, i grandi sardi come Cala Silente o Castamolino, un vino enorme come il Chiarandà del Merlo in Sicilia o una novità come il Greco di Botromagno in Puglia.

I rossi

Tra Lacrima di Morro e Cerasuolo di Vittoria
In questo nostro minipercorso tra i vini italiani per l’estate incontriamo i rossi: scegliamoli giovani per un pasto non troppo importante. Per accompagnarli magari al pesce. Ma non dimentichiamoci dei rosati. Come lo Scalabrone di Antinori che nasce in Toscana, o come il Cerasuolo di Vittoria, o coma il Montepulciano d’Abruzzo rosato. Attenzione meritano i calabresi di San Francesco e Librandi, ma certo la patria del rosato è la Puglia: dal più famoso di De Castris, agli attualissimi salentini, un Bardolino chiaretto. Ragionando di rossi vengono in mente i Marzemini (De Tarzcal, Bossi Fedrigotti, Cantina d’Isera) trentini, la Lacrima di Morro marchigiana (ottima quella di Umani Ronchi, ma di questa regione indiminticabile è il Verdicchio tra i bianchi: scegliete Garofoli), il Rossese di Dolceacqua ligure, la folta schiera dei grignolini piemontesi. In alternativa un Sangiovese di Romagna (da provare Villa Pandolfa), un Chianti giovane (Rocca delle Macie), un Morellino (Montepò di Biondi Santi), una Cesanese laziale (Schiaffo di Colacicchi), un Salice Salentino (Cantele) pugliese, l’Etna rosso (Benanti) o una Monica di Sardegna (Santadi).

Calici di stelle: il programma. Il club dei turisti di Bacco e le città delle vigne

Ormai è diventato uno stile di vita. Andare per cantine o nei territori del vino è una nuova forma di turismo che vale per l’italia oltre 4 milioni di presenze. E come ha rivelato un recente sondaggio dell’Osservatorio del Salone del Vino un italiano su tre desidera fare enoturismo, Calici di Stelle vede unite l’associazione delle Città del Vino, che conta oltre 460 comuni, presieduta da Paolo Saturnini e il Movimento Turismo del Vino, presieduto da Ornella Venica. Le due associazioni per il 10 agosto sono pronte a guidare i turisti nell’intenso programma che coinvolge tutta Italia. Per testimoniare la vitalità di questo settore basti dire che le Città del vino hanno dato vita a un loro magazine “Terre del Vino” che esce ogni mese, mentre il Mtv ha creato il club dei Turisti del vino al quale ci si può associare per partecipare a degustazioni, tour, ricevere guide e pubblicazioni. Informazioni sulle varie iniziative si trovano per le Città del Vino chiamando lo 0577/2715 o consultando il sito www.cittadelvino.com, per il Movimento Turismo del Vino chiamando lo 080/5234114 o consultando il sito www.movimentoturismovino.it.

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