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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Lombardia: Franciacorta sempre più spumante ... S’è scritto un paio di settimane fa degli Champagne, incontrati al Vinitaly li abbiamo trovati in grande condizione. Tuttavia – e non è per sciovinismo - si deve dar conto anche degli energici progressi che sta facendo la nostra spumantistica. Ed è in particolare quel benedetto terroir morenico che sta intorno ad Erbusco che è la Corte Franca, oggidì ribattezzata Franciacorta. A testimoniare la vitalità di questo terroir stanno quattro note: l’apertura di nuove grandi aziende come quella della famiglia Antinori, la tenuta Montenisa affidata alle cure di Allegra, o come il crescente successo dei vini di Muratori che con un pinot noir in bianco sfida i francesi; la longevità delle bollicine franciacortine che Mario Falcetti enologo di Contadi Castaldi ci ha fatto sentire con un brut di decennale sboccatura entusiasmante per freschezza; l’affermarsi di un life-stile Franciacorta come insegna Monte Rossa (l’ultimo gran riserva Cabochon degustato è apparso davvero notevole) che organizza corsi di assaggio enogastronomico con sottofondo jazz e si è inventata la “tavolozza del degustatore” un simpatico plateau che tiene cibo e calice ( Info: tel. 030.725066). Ma la quarta più importante nota è data dalla diffusione di una qualità alta (Uberti, Berlucchi, Ferghettina, Cà Del Bosco per dirne alcuni). Sono tutte bollicine cremose, di spiccata personalità, agrumate e ricche di crosta di pane e fiori bianchi. Con i Saten che sembrano migliori dei Brut. Ma comunque un gran buon bere!

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