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I Viaggi Di Repubblica

Franciacorta, bollicine di classe...Si muove, con misurato passo, ma si muove. Parliamo del mercato delle bollicine diventato peraltro molto selettivo, che evidenzia una ripresa di consumi. Segno che prende corpo un parziale mutamento del gusto: non abbiamo voltato le spalle ai rossi, magari di notevole struttura. Però stiamo riscoprendo il fascino misurato dei bianchi e le suggestioni del territorio. In questo la Franciacorta, anfiteatro di colline ataviche a corona del lago d’Iseo, ha pochi rivali. Basterà per apprezzarlo partecipare il 27 e 28 di settembre ad Erbusco all’annuale festival (e nel bresciano si celebra anche l’olio con appuntamento dal 27 al 29 a Rodengo Saiano) dove sfilano tutte le bottiglie franciacortine. Che sono l’eccellenza della spumantistica italiana. In degustazione anticipate abbiamo constatato un deciso passo in avanti nella qualità. I Saten (con minor pressione) sono oggi morbidi e complessi, i Brut hanno carattere e nerbo, i Demosec sono di piacevolezza gaia. Le bottiglie franciacortine alternano uvaggi di chardonnay e pinot noir (spesso vinificato in purezza e ovviamente in bianco) a seconda delle condizioni pedoclimatiche. Insomma ormai siamo a un passo dagli Champagne e a testimoniarlo sta l’interesse per la Franciacorta (vedi Antinori) dei maggiori vignaioli. Solo una preghiera: non usate questi spumanti da fine pasto, sono grandi vini per cucina raffinata. Mai da dolci (anche se il tappo che salta mette allegria, ma provoca un deplorevole shock al vino).

Le migliori etichette: Bellavista, Monte Rossa, Ca’ del Bosco, Contadi Castaldi ...

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