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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Veneto: l’Amarone di gran classe ... Si sente un sospiro di sollievo da parte di molti produttori: il Salone del Vino appena celebrato al Lingotto di Torino ha portato un qualche cauto ottimismo e pare che il vino di qualità stia ritrovando confidenza con i consumatori. Un segnale forte e deciso in questo senso lo avevano dato qualche Valpolicella chiamati a Milano dalla dinamica presidente di Vinarius (l’associazione delle enoteche di qualità) Gigliola Bozzi a presentare in un convegno e in una mega degustazione gli Amarone. Un grande vino che piace sui mercati esteri, che ha complessivamente un ottimo prezzo, che si sposa con le gastronomie mitteleuropee meglio di altri rossi. Un vino in evoluzione che si è fatto più elegante senza perdere in piacevolezza, che oggi è meno pastoso ma più profondo. Merito dei produttori storici come Zeni, Zenato, Masi che a Milano hanno portato bottiglie di gran pregio, merito di cantine di punta come Dal Forno e Allegroni, ma merito soprattutto di grandi cantine che hanno avuto il coraggio di investire (finalmente in qualità) di correggere il tiro e di indirizzare la produzione su standard d’eccellenza. Un balzo qualitativo davvero importante l’ha fatto la casa vinicola Pasqua che oggi affida a Luca D’Attoma la vinificazione di una sua azienda dedicata esclusivamente ai rossi di Valpolicella: la Tenuta Cecilia Beretta è così entrata nel novero degli Amaroni che contano. Una conferma che la Valpolicella è terrori di classe superiore.

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