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I Viaggi Di Repubblica

Magrez, il mago del vino ... Chateau Pape Clement e l’impero del grande produttore ed enologo... Vigna dopo vigna ha messo insieme il più
grande vigneto del mondo, 36 differenti tenute
sparse nei territori più vocati per il vino: dalla
Francia al Cile, dal Portogallo al Marocco, dalla
California al Giappone. Il cuore di questo impero
vitivinicolo resta il Bordeaux, da dove è partito
con le più prestigiose cantine. Per questo
portafoglio di etichette internazionali e la collaborazione
con Michel Rolland, l’enologo più famoso
del mondo, è finito tra i protagonisti di
Mondovino, il film-documentario di Jonathan
Nossiter, che quattro anni fa ha scatenato un acceso
dibattito, anche su Internet, sulla globalizzazione
del vino, che si fa ovunque ed è tutto
uguale. I vini di Magrez sono in realtà diversi,
specchio dei territori di provenienza, con acidità
e sapidità dei terreni calcarei, grassi quando
invece predomina l’argilla. Vini che portano il
vento del deserto o lo iodio dell’Oceano. Vini di
garage in molti casi, di nicchia perché si fanno
in piccoli locali e in minime quantità. Vini superquotati,
come Château Pape Clément, tra i
più antichi Grand Cru del Bordeaux, ovvero al
top secondo il sistema francese. In altri casi dall’ottimo
rapporto qualità-prezzo, come Château
Fombrauge, un Saint Emilion di grande livello,
a 35 euro. Un personaggio, Bernard Magrez, che
ti fa viaggiare con la fantasia, davanti a un calice
di vino; dietro la sua storia, iniziata negli anni
‘60 come distributore di vini. Amico e socio
anche di Gerard Depardieu: insieme hanno acquistato
una tenuta in Languedoc, nel villaggio
di Aniane. Una joint-venture sotto il marchio
“Les clef du terroir”.

La parola al viticoltore ... Bernard Magrez... “Possiedo 36 vigneti
e altri 8 in società”...
Ora voglio comprare un terreno
in Maremma, terra che reputo
superiore a tutte, persino
al Bordeaux. Non faccio parte
di quei produttori che pensano
di essere al centro del
mondo. Coltivare viti e produrre
vino è stata una parte
importante della mia vita per
oltre 45 anni. Quando scelgo
le mie proprietà ho un solo
obiettivo: scoprire piccoli territori
di qualità con le potenzialità
di produrre quantità limitate
di grandi vini. Possiedo
36 vigneti, e altri 8 in società
con Gerard Depardieu. Ogni
vigneto ha la sua personalità.
I miei metodi di coltivazione
e produzione sono tradizionali
e rispettosi dell’ambiente.
Dove possibile le operazioni
vengono svolte manualmente.
Per il Sauterne La Trèzote addirittura
si raccolgono gli acini
uno a uno.

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