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I Viaggi Di Repubblica

Vigneti
d’alta quota ... Sono tra i più elevati d’Europa e producono ottimi vini. Straordinari
i paesaggi, tra castelli, fiumi e antichi borghi medioevali... I vigneti del Valais lasciano increduli per come
si inerpicano e strappano alle ripide pareti rocciose lo
spazio per la coltivazione”. Così racconta Michael
Hock, enologo svizzero che lavora in Italia da alcuni
anni al Centro Bonafous, Cantina Sperimentale
dell’Università di Torino. “I trenini a cremagliera per
la raccolta delle uve segnano le terrazze e i binari dentellati che
corrono a fianco delle viti, permettondo ai raccoglitori di riempire
i piccoli vagoni di grappoli maturi”. Si toccano gli 800
metri e il trenino “è un sistema caparbio che facilita il lavoro
in zone difficili, introdotto con successo anche in Italia, nelle
Cinqueterre”. Il Vallese (Valais), grazie al microclima e alla
complessità geologica (granito, calcare, scisto e gneis) è un luogo ideale per le 47 varietà d’uva coltivate, primo Cantone
svizzero ad aver introdotto la DOC. Le famiglie vallesane
hanno un forte legame con le vigne, tramandate di padre in
figlio da secoli: oltre 22 mila proprietari si dividono gli appezzamenti
e bastano poche viti per fare un vigneto. Così sono
solo tre le viti di Saillon, il più piccolo vigneto del mondo: le
uve della sua vendemmia vanno all’asta per sostenere un
fondo che si occupa di attività culturali e sociali. E se c’è il più
piccolo vigneto d’Europa, che dire del più alto? È sopra i 1100
metri e con 40 ettari di vigneti: è Visperterminen, nel Vallese
superiore. Piccole terrazze, che superano in uno spazio ristretto
500 metri di dislivello, con alti muri a secco che mantengono
le viti in una sorta di camera termica sino all’autunno inoltrato;
ne beneficia la “perla dei vini delle Alpi“, il bianco Heida,
denso, vivace, con un aroma persistente di noce e nocciola.
Questa regione, a tre ore da Milano, unisce un’intensa vita
culturale alla bellezza della montagna, ai paesaggi soleggiati
lungo il corso capriccioso del Rodano. Il cuore del Vallese è
nella regione di Sion e di Sierre-Anniviers, dove per svelare i
segreti dei vino si segue il percorso che unisce l’edificio barocco
Château Villa di Sierre e la casa patrizia Zumofen, nel villaggio
vitivinicolo di Salgesch. È il sentiero didattico del Museo
Vallesano della Vite e del Vino che si snoda attraverso i vigneti
della Noble Contrée: due musei, con antichi oggetti e tesori
orafi, utensili delle vigne che ci avvicinano ai vini vallesi: Pinot
Noir, Chasselas, Gamay, i vitigni autoctoni, con i bianchi ottenuti
da Petite Arvine, Amigne e Humagne Blanche, o i rossi
Cornalin e Humagne Rouge. Sion è una delle città svizzere più
antiche e capitale del Vallese, da visitare per le piccole località
di montagna intatte per spirito e tradizioni. Nella Val d’Hérens
si può assistere ai combattimenti di mucche nere, si cammina
lungo i bisses, antichi canali d’irrigazione, si gode la tranquillità
dei borghi della Val d’Anniviers: Grimentz, Chandolin,
Zinal, da dove ammirare la Couronne Impériale delle 5 vette
che superano i 4000 metri, o St-Luc, villaggio con il Sentiero
dei pianeti e dell’Osservatorio astronomico. Ente del turismo svizzero: www.svizzeravacanze.ch

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