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IDEA DELL’AGRONOMO BIGOT

I vigneti migliori d’Italia secondo l’Indice Bigot: 70 quelli con punteggio sopra i 90/100

Al top il vigneto “Inferno - Nebbiolo Cartello” di Aldo Rainoldi, in Valtellina. Ferruccio Sgubin, nel Collio, l’azienda con più premi
GIOVANNI BIGOT, INDICE BIGOT, VIGNETI, vino, Italia
L’agronomo Giovanni Bigot, creatore dell’Indice Bigot, che giudica la qualità dei vigneti

Giudicare non i vini, ma i vigneti e la loro “qualità”, guardando a parametri che vanno ad influiresu una precisa caratteristica del vino, come produzione, chioma, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipo di grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi, età del vigneto. Così funziona l’Indice Bigot messo a punto, dopo 20 anni di ricerca, dall’agronomo friulano Giovanni Bigot e dal suo team Perleuve, che, quest’anno, ha premiato ben 70 vigneti con punteggio superiore ai 90/100, quasi il doppio rispetto alla lista 2021, tra 1.215 considerati, 481 in più rispetto alla scorsa edizione.
Il punteggio più alto, di 94/100, è stato ottenuto dal vigneto “Inferno - Nebbiolo Cartello” dell’azienda Aldo Rainoldi, nella Valtellina,
grazie alla cura della chioma in equilibrio con la produzione, una sanità assoluta e un’attenta gestione del suolo anche verso la biodiversità. Sono 25 in totale le aziende che registrano vigneti con punteggi sopra i 90 centesimi. Tra queste, la più premiata è Ferruccio Sgubin, nel Collio, che conta sei vigneti dall’elevato potenziale qualitativo.
Nonostante l’annata 2022 abbia registrato per prolungati periodi di tempo temperature medie superiori a 35 °C (un dato in aumento in Italia del +75% rispetto alla media degli ultimi 10 anni, causando in alcune zone della penisola gravi problemi di deficit idrico), l’Indice, spiega una nota, ha calcolato una sanità dei vigneti particolarmente significativa, determinando potenziali qualitativi elevati in diverse zone d’Italia, note e meno note. “I risultati ottenuti sono frutto dell’impegno e dei metodi messi in atto dai viticoltori - commenta Giovanni Bigot - l’uomo, al centro del vigneto, ha il potere di prendere le decisioni giuste anche quando il clima sta cambiando e l’Indice Bigot, utilizzato durante tutto l’anno, è uno strumento di guida efficace per individuare l’obiettivo e percorrere la strada migliore per raggiungerlo. Solo monitorando i dati disponibili e attraverso scelte agronomiche specifiche è possibile ottenere una qualità dei vigneti e dei vini molto elevata. Gli assaggi dei vini a pochi mesi dalla vendemmia confermano in anteprima i risultati”.

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