Il Gruppo Mezzacorona, una delle realtà della cooperazione vinicola più virtuose del Belpaese, che attraverso 1.600 viticoltori soci sovrintende ad un mosaico di 2.800 ettari di vigneto in Trentino Alto Adige, raggiunti grazie anche alle cantine partner di Salorno e di Ala, e più di 700 ettari di vigneto in Sicilia nelle aziende di Solsicano e Villa Albius, chiude il 2020 con un fatturato, al 31 luglio 2020, in crescita del 3,7% sul 2019, a quota 193,6 milioni di euro, per un utile netto di 2,4 milioni di euro (in calo a causa, in particolare, dell’aumento della tassazione), con il conferimento ai soci che si attesta a 63,5 milioni di euro, con una resa per ettaro, comunque notevole: 18.515 euro ad ettaro. Numeri importanti, che spazzano via qualsiasi preoccupazione e che archiviano un anno difficile con la pandemia Covid-19, ma superato a pieni voti, come emerge dall’assemblea n. 116, di scena con la formula del rappresentante designato, che ha riconfermato alla presidenza Luca Rigotti.
Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Mezzacorona, inoltre, ha raggiunto i 101 milioni di euro, in ulteriore rafforzamento rispetto ai 100 milioni di euro euro del 2019, un dato che evidenzia la grande solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Inoltre, i collaboratori, alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2020, erano 496 (+7). Per i mercati esteri, il Gruppo Mezzacorona, pur in un contesto problematico a causa della pandemia di Covid-19, e nonostante le difficoltà del segmento Horeca a livello internazionale a causa del lockdown, ha ricavato dall’export l’80% delle vendite, con una forte presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove opera da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports, e in Germania, tramite la controllata Bavaria GmbH. In vetta troviamo poi Olanda, Austria e Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est e Russia in particolare, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) ma anche mercati nuovi come l’Australia, Israele e i Caraibi. Numerose sono state le iniziative commerciali attuate nel corso dell’anno in tutto il mondo così come i nuovi prodotti lanciati insieme al restyling di etichette e materiali per rendere ancora più interessante per i consumatori l’incontro con i vini del Gruppo.
Molto importante è stato anche l’ottenimento per il quinto anno consecutivo della Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (Sqnpi) e, in stretto raccordo, della Certificazione dei vini, a conferma dei grandi risultati sulla strada della sostenibilità ottenuti dal Gruppo Mezzacorona. A questo proposito, è stata presentata anche la terza edizione del “Bilancio di sostenibilità”, strumento importante per offrire un quadro complessivo del ruolo del Gruppo Mezzacorona non solo in chiave ambientale ma anche sociale, economica, culturale e territoriale. Infine, uno dei passaggi più interessanti degli ultimi anni è stato l’investimento - rilevante - sui social media. I tre marchi principali, Mezzacorona, Rotari e Feudo Arancio, hanno raggiunto, nei vari profili social del Gruppo, quasi 1 milione di like complessivi, un numero che pone Mezzacorona ai vertici nazionali per l’interesse social. Mezzacorona, inoltre, è giunta seconda nella rilevazione annuale 2020 della società specializzata Omnicom PR Group sulle cantine italiane più social.
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