Nel 2022 il vino italiano in Giappone ha avuto una crescita di volumi del 18,4%, il doppio del totale delle importazioni di vino dal Sol Levante (+9,2%), con un valore complessivo di 278 milioni di euro, con l’Italia al secondo posto tra i Paesi fornitori (dietro alla Francia); mentre in Corea del Sud su 565 milioni di euro di importazioni di vino, 86 milioni sono stati di bottiglie provenienti dall’Italia (il 15%). La tipologia più vino italiana più esportata è quella dei rossi, poi bianchi e spumanti. Proprio a questi due importanti mercati, entrambi in forte espansione, punta il Consorzio del Chianti, con “Chianti Lovers”, con un doppio evento: il 18 aprile a Tokyo (Giappone) e il 20 aprile a Seoul (Corea) saranno protagoniste oltre 40 etichette del territorio, con entrambe le giornate animate da masterclass e incontri business to business (attraverso “walk around tasting” aperti agli importatori, ma con le aziende della denominazione “in postazione” al banco di assaggio). Il Consorzio Vino Chianti tornerà in Asia a giugno con un secondo “Chianti Lovers Asian Tour” che farà tappa a Ho Chi Minh (20 giugno) e a Bangkok (22 giugno).
Il Giappone e la Corea del Sud rappresentano due mercati di riferimento importanti per l’Asia, anche se con interpretazioni, culture e gastronomie piuttosto diverse: nel paese del Sol Levante la conoscenza dei vini italiani è forse tra le più mature nel mondo e la sua cucina è molto minimalista, a tratti crudista, con grande rispetto per i gusti puri e la ricerca del cosiddetto “umami” in molte sue ricette; la Corea invece ben incarna il nuovo che avanza.
Il Chianti, da sempre una delle parole del vino più conosciute nel mondo ed una denominazione dal forte sapore di Toscana, prosegue la sua marcia e promozione in questi Paesi giocando sempre di più sulla propria versatilità (e per questo nelle due giornate di eventi si proporranno delle masterclass centrate sulle categorie “Superiore” per Tokyo, e la sempreverde “Annata” per Seoul). I due seminari, che consisteranno in due degustazioni orizzontali delle annate 2020 e 2021, saranno condotti dallo specialista Isao Miyajima e dalla Wine Educator In Soon Lee, coordinati da Luca Alves, Wine Ambassador del Consorzio.
“L’Asia rappresenta per il vino toscano un importante punto di riferimento, sia per il presente che per il futuro - afferma Giovanni Busi, presidente Consorzio Vino Chianti - è un mercato che guardiamo con assoluto impegno ed interesse, perché può dare grandi opportunità ai nostri imprenditori, permettendogli di esportare etichette di qualità e accrescendo ancora di più il valore del brand Toscana nel mondo. Questi due appuntamenti a Tokyo e a Seoul, così come i prossimi che seguiranno, sono fondamentali per allacciare rapporti in altri Paesi e far conoscere i metodi di lavoro, i prodotti e le caratteristiche che rendono uniche le aziende toscane nel mondo”.
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