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BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA

“Il collo della bottiglia: Storie di vite”: primo romanzo di Tinto tra musica, vino e un “alter ego”

“Avete presente una cantina? Questa storia era là chiusa in una bottiglia di vino stappata nel lockdown”: scrive la storica voce della radio italiana

Nik è un giovane speaker radiofonico, e, ogni sera, racconta di cibo e di vino nella trasmissione che conduce su un’importante emittente radiofonica nazionale. Ma sono lontani i tempi delle prime radio libere, come lo erano le parole e la musica che diffondevano, mentre oggi a “risuonare” è anche la logica commerciale. Un po’ come per il vino: alcuni vini sono come le hit musicali del momento, altri no, è questione di etichetta, discografica o enologica. E un giorno Nik decide di dirlo al microfono. È la storia de “Il collo della bottiglia: Storie di vite”, il primo romanzo di Tinto (Nicola Prudente), storica voce di “Decanter” su RaiRadio2, in capitoli e canzoni, da “Come As You Are” dei Nirvana a “Red red wine” degli UB40, tanto da formare anche una playlist originale ascoltabile su Instagram.
La puntata speciale in cui l’“alter ego” dell’autore, conduttore radiofonico e tv, su La7 con “Mica pizza e fichi” ed autore di volumi dedicati all’enogastronomia e alla sua conoscenza, dà sfogo al racconto di due mondi come la musica ed il vino che producono prima di tutto emozioni, ruota attorno alla storia incredibile fatta di intrighi, passioni, misteri e amori segreti, di Carmine e Antonio Manocchio, due fratelli viticoltori, un maestro elementare e un dipendente del Comune, sullo sfondo di Frattocchie, frazione di Marino, a 20 km da Roma, e il cui sogno è ostacolato da Don Capitone, un mafioso locale. Una storia che inizia dall’incontro tra Antonio e Blanche, top model franco-algerina, giovane e bellissima, con la quale condivide la passione per il vino proprio come fa l’Italia con la Francia. Per aiutare i due fratelli contro chi li ostacola, gli scarsi guadagni e una famiglia contraria, la ragazza rivela loro il suo segreto, una formula antichissima per rendere speciale il loro vino. Siamo negli anni Settanta, e le loro etichette iniziano così a farsi conoscere, anche oltreconfine, fino ad arrivare sulle tavole francesi. Il segreto? È il momento dello spot: la pubblicità di un vino in lattina tanto amato all’estero. Fine della trasmissione, e con una telefonata della dirigenza, sarà tutto finito anche per Nik? Ma ora è felice di tornare a casa e stappare quell’ottimo vino a lungo conservato in cantina.
Sulle note di “Another brick in the wall” dei Pink Floyd e “Imagine” di John Lennon, da “The sound of silence” dei Simon & Garfunkel a “Bad” di Michael Jackson, da “Bohemian Rapsody” dei Queen a “Rebel Rebel” di David Bowie, passando per “Sunday Bloody Sunday” degli U2, scrive Tinto nel prologo del romanzo (Amazon Kindle Direct Publishing, marzo 2021, pp. 207, in versione cartacea e digitale, prezzo di copertina 11,71 euro): “avete presente una cantina? Quella di casa in cui abbiamo mille cianfrusaglie. Questa storia era proprio là, chiusa in una bottiglia di vino. Si è affinata lentamente con le esperienze di questi anni. Grazie al tempo libero della quarantena del 2020 non ho fatto altro che accorgermi di questa rara bottiglia, prenderla, pulirla dalla polvere della frenetica quotidianità e finalmente stapparla con cura. La radio è simile al vino, immaginazione. Entrambe non vanno mai in lockdown. Puoi andare ovunque con un sorso di musica e parole”.

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