Anche in tempo di Covid-19 non si fermano gli affari nel mondo del vino. Gli ultimi due casi, in ordine di tempo, sono le acquisizioni in Oltrepò Pavese di Torrevilla, che ha rilevato la storica cantina Il Montù, e in Piemonte, dove Terre Miroglio ha acquistato 20 ettari fra Langa e Monferrato. Torrevilla, cooperativa presieduta da Massimo Barbieri (con la parte vitienologica guidata dal professor Leonardo Valenti, ndr) che dal 1907 produce vino in Oltrepò Pavese, ha siglato nei giorni scorsi a Voghera un accordo per l’acquisizione di marchio, attrezzature, prodotto e rete commerciale de Il Montù (firma di vini come il Buttafuoo Storico ed il Sangue di Giuda), della famiglia Tonalini, che produce 800.000 bottiglie su 70 ettari e diventerà socio conferitore, portando a quasi 700 ettari la mappa vitata di Torrevilla (in tutte le zone dell’Oltrepò), per una produzione di 2,5 milioni di bottiglie.
In Piemonte, invece, Terre Miroglio ha acquistato 7,5 ettari a Cissone (Provincia di Cuneo) per produrre Alta Langa Docg e 12 ettari a Nizza Monferrato (Asti), nella zona del Nizza Docg. Tra Langa e Monferrato salgono a 120 così gli ettari complessivi vitati di Terre Miroglio, che, in Italia, controlla Tenuta Carretta e Malgrà, mentre in Bulgaria è proprietaria di Edoardo Miroglio Winery, nella Regione della Tracia.
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