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Il Denaro

Il vino italiano è penalizzato dall’Iva al 20% ... Che cosa fare nell’immediato per dare maggiore impulso ai prodotti delle aziende vinicole italiane? Il deputato di Forza Italia Aldo Perrotta non ha dubbi, la strada da seguire è quella di una normalizzazione fiscale anche per il vino. “La considerazione è semplice - dice Perrotta che ha segnalato la vicenda all’attenzione del ministero dell’economia - Sui generi alimentari quali pane, olio, latte, frutta, verdura l’Iva ammonta al 4 per cento, mentre sul vino ammonta al 20 per cento ”. Una sproporzione evidente che penalizza in modo drastico le aziende vinicole nei confronti degli altri prodotti, soprattuto dei paesi europei. A cominciare dai vini francesi. Ed ecco che un’Iva così alta e il rafforzamento dell’euro sul dollaro, finiscano per mettere a rischio la solidità delle esportazioni dei vini italiani. Perrotta sostiene che sarebbe sufficiente una riduzione dell’Iva dal 20 al 10 per cento, con una diminuzione di introiti per lo Stato non superiore a 250 milioni di euro, per ristabilire la competitività del prodotto a livello internazionale e per rilanciare i consumi interni.

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