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Il “duo” Barolo & Barbaresco della griffe Bruno Giacosa per l’Italia, ma con il “trio” francese Château Pétrus, Romanée Conti e Henri Jayer a far la parte del leone: ecco i top lot della prima asta 2016 battuta a Milano da Pandolfini

Il “duo” tutto piemontese Barolo & Barbaresco, con due casse di Barolo Falletto Riserva Etichetta Rossa 1990 di Bruno Giacosa, partite da una base d’asta di 2.400 euro ed aggiudicate per 6.600 euro, accanto a 6 bottiglie di Barbaresco Asili Riserva Etichetta Rossa 1990 sempre di Bruno Giacosa che hanno chiuso a 4.800 euro registrando il 240% del prezzo di stima, e, ancora Bruno Giacosa con 6 bottiglie di Barolo Collina Rionda Riserva Etichetta Rossa 1990 aggiudicato per 3.850 euro, tra i lotti italiani, ma con il “trio” tutto francese di una cassa di 6 bottiglie di Château Pétrus 2009, venduta per 16.200 euro, 1 bottiglia di Romanée Conti Domaine de La Romanée Conti 2001 passata di mano per 7.950 euro, e 1 bottiglia di Vosne-Romanée Cros-Parantoux Domaine Henri Jayer 1978 aggiudicata a 6.250 euro, a far la parte del leone: ecco i top lot di “Vini da collezione da importanti cantine private italiane”, la prima asta dell’anno battuta al Centro Svizzero di Milano dal Dipartimento Vini Pregiati e da Collezione di Pandolfini Casa d’Aste, il 15 aprile, con aggiudicazioni per oltre 400.000 euro e una percentuale di lotti venduti del 95,28%, tra etichette di grandi produttori italiani - 140 in totale, che hanno fatto registrare il 100% di venduto - e di prestigiosi vignerons francesi.
Tra i lotti italiani in asta, grande protagonista, con esiti interessanti, è stato il Sassicaia della Tenuta San Guido, 18 bottiglie (annate 2010, 2005, 2003, 2000) aggiudicate a 3.000 euro, con il 200% della stima, medesima percentuale d’incremento ottenuta da 4 bottiglie di Masseto (annate 2008, 2006, 1998), aggiudicate per 2.400 euro, stessa cifra raggiunta da una Magnum de I Sodi di San Nicolò 1986 di Castellare di Castellina, mentre ancora 6 bottiglie di Masseto 1999 sono state aggiudicate per 3.150 euro. Il Piemonte ha registrato ottimi risultati con aggiudicazioni prestigiose per i Barolo e i Barbaresco di aziende storiche. Oltre ai top lot, 6 bottiglie di Barbaresco Santo Stefano Riserva Etichetta Rossa 1990 ancora una volta di Bruno Giacosa che partivano da 1.500 euro, sono state vendute per 3.360 euro.
L’asta è proseguita con la sezione dedicata alla Francia per la quale il mercato pone ancora una particolare attenzione per le bottiglie di grande prestigio di Bordeaux e Borgogna, che anche in questa vendita hanno fatto registrare ottini risultati. Tra i top lot da segnalare, 1 bottiglia di Musigny Domaine G. Roumier 2005 aggiudicata per 5.550 euro, ed i numerosi lotti di Romanée Conti che hanno tutti ottenuto un incremento importante rispetto alle stime, come le 4 bottiglie di Romanée Saint Vivant Domaine de La Romanée Conti Côte de Nuit Grand Cru (annate 2003, 2002, 2000) che chiudendo a 3.369 euro hanno registrato un +160%, e le 4 bottiglie di Richebourg Domanine de La Romanée Conti Côte de Nuit Grand Cru (annate 1998, 1996) che sono state battute per 4.600 euro con un +175%. Per i Bordeaux sono degni di nota gli incanti di 1 Magnum di Château Lafite Rothschild 2000 aggiudicata a 2.400 euro, di 1 Magnum di Château Mouton Rothschild 2001 passata di mano per 2.650 euro e l’aggiudicazione per 4.600 euro di 1 Jéroboam di Château Margaux 2000. Aggiudicazioni importanti anche per 1 bottiglia di Échézeaux Domaine Henri Jayer 1983 venduta per 2.650 euro, mentre per 3.150 euro è stata aggiudicata 1 bottiglia di Échézeaux Domaine Henri Jayer 1970. E non si può chiudere il resoconto della vendita senza puntare l’attenzione sulle molte proposte di prestigiose bottiglie di Sauternes: tra tutte la vendita per 4.600 euro di 1 Imperiale di Château d’Yquem 2001.
“La parte riguardante i vini italiani ha visto incrementare notevolmente i prezzi di partenza, anche del 100% - spiega Francesco Tanzi, capo dipartimento dei Vini Pregiati e da Collezione di Pandolfini - ottenendo risultati eccellenti per questa tipologia di bottiglie. Direi che è il segno che l’attenzione dei mercati internazionali per i vini italiani si dimostra, quindi, in forte ascesa. Anche la sezione dedicata ai vini francesi ha dimostrato che prosegue con interesse l’attenzione del mercato per le bottiglie di grande prestigio soprattutto di Bordeaux e Borgogna, tanto che i risultati ottenuti in sede di vendita anche per queste bottiglie, sono stati ottimi. Non dimentichiamo che nella parte dedicata alla Francia proponevamo infatti bottiglie di particolare pregio e di formati speciali - molte magnum, doppie magnum, cinque e sei litri, spesso introvabili sul mercato - così come annate e formati di Sauternes eccellenti.Sarà quindi una nuova ed esaltante sfida per il nostro Dipartimento proporre per le prossime aste di ottobre e dicembre nuove selezioni ancora più accurate ed attente”.
Info:
www.pandolfini.it

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