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IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA, COSI’ COME QUELLO DELLA COMUNICAZIONE DELL’AGROALIMENTARE DI QUALITA’ E’ IN MANO AI GIOVANI. ECCO IL PENSIERO DI CARLO PETRINI, PRESIDENTE INTERNAZIONALE DI SLOW FOOD, CHE RILANCIA: “SIAMO TUTTI CONTADINI …”

Italia
Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food

“Il futuro dell’agricoltura è nelle mani dei giovani”: è il pensiero di Carlo Petrini, fondatore e “guida spirituale” di Slow Food, che lancia il suo appello alle nuove generazioni per la salvezza di un comparto strategico, non solo per l’economia ma per lo stesso tessuto sociale dei popoli del pianeta.
Se è vero che i depositari della sapienza e del saper fare delle comunità contadine sono (inevitabilmente) gli anziani, la loro sopravvivenza e la prosecuzione delle tradizioni legate alla terra spetta ai giovani. Uno scambio e un passaggio generazionale che, sostiene Petrini, “dovrà permettere ai nuovi protagonisti della cultura contadina di entrare in contatto con chi lavora la terra, affinché sia trasmessa la passione sacra che anima i più umili produttori di cibo buono, pulito e giusto; vale a dire gratificante, sostenibile e non foriero di ingiustizie sociali”.
Un pensiero che riguarda anche la comunicazione dell’agroalimentare, altro comparto dove i giovani, ricorda ancora Petrini, dovrebbero avere più spazio.

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