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Il Gazzettino

L'Ue disponibile a «salvare» il Tocai friulano: dieci anni dopo la disastrosa concessione dell’esclusività del nome Tokaj al vino ungherese ... Buone notizie per il celebre Tocai friulano: la Commissione europea - l'esecutivo dell'Ue - tramite il commissario all'Agricoltura, l'austriaco Franz Fischler, si è detta disponibile a rivedere gli accordi del '93 con l'Ungheria che le riservavano l'uso della denominazione del vitigno. L'assessore regionale Danilo Narduzzi nel darne notizia al termine della Conferenza regionale sull'agricoltura, ha spiegato che Fischler ha suggerito al Governo italiano di predisporre un dossier con tutti gli elementi storici, economici e giuridici a dimostrazione della differenza sostanziale dei due vini ungherese e friulano. Il dossier servirà alla Commissione per ridefinire l'accordo di adesione dell'Ungheria, prima del 2007, quando la denominazione friulana dovrebbe sparire. L'accordo euro-ungherese prevede l'esclusività del nome Tokaj all'Ungheria sebbene i due vini siano molto diversi: uno è un vinaggio dolce, quello friulano è un bianco secco. Inoltre, documenti medioevali dimostrano l'origine del vitigno nella zona del Collio. A sbloccare la vicenda è stato l'intervento di vari ministeri italiani a Bruxelles, su pressione della Regione Friuli Venezia Giulia, volta a rimediare ad una sconfitta, «frutto del lassismo e di gravi negligenze dei politici che firmarono nel '93 l'accordo sciagurato, evidentemente troppo impegnati in altre questioni, come Tangentopoli».

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