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Il Giornale

La californiana Mondavi "si beve" l'Ornellaia ... Diavolo di un Lodovico Antinori: venerdì invita la crema degli enocritici nella sua tenuta a Bolgheri per celebrare l’Ornellaia e lunedì la vende, vende un podere maremmano arcinoto per un vino, l’Ornellaia appunto, che è simbolo di Grande Italia nel mondo. Basti un dato: l’annata ’98 è stata giudicata dalla rivista Wine Spectator miglior vino del 2001. Conseguenza pratica in enoteca: il suo prezzo è di botto raddoppiato e le scorte svanite. Antinori ha venduto a un’altra grande dinastia del vino, all’italo-californiana Mondavi, sinonimo di Napa Valley, che dal ’99 già deteneva una quota di minoranza dell’Ornellaia e che ora controlla il 100%. Ma è solo un momento: a giugno i Mondavi, patriarca fondatore il quasi novantenne Robert, presidente in carica suo figlio Michael, enotecnico l’altro figlio Tim, cederanno il 50% al gruppo Frescobaldi, presidente Vittorio Frescobaldi. Questa divisione da una lato non stupisce (Mondavi e Frescobaldi dal ’95 sono partner a Montalcino in Luce, supertuscan eletto vino italiano del 2001), ma da un altro eccome! Anche se il gruppo Antinori, guidato dal marchese Piero, è realtà distinta da quella dell’Ornellaia, fa comunque specie vedere un Antinori passare della terra - questa terra! - a un altro marchesato, quello dei Frescobaldi anche se dal ’99 Frescobaldi e Ornellaia hanno in comune l’ad, Giovanni Geddes. Ma quanto vale il passaggio di un supervino, magico uvaggio di Cabernet sauvignon, Merlot e Cabernet franc ? La tenuta, fondata tra Bolgheri e Castagneto Carducci nell’81, copre circa 300 ettari per una produzione globale di mezzo milione di bottiglie e un fatturato oltre i 7 milioni di euro. Facile capire che Lodovico ha venduto soprattutto la notorietà planetaria del marchio. Si ipotizza un prezzo tra 50 e 60 milione di euro. Quanto al gruppo Frescobaldi, il consolidato 2001 è di 45 milioni di euro con 9 milioni di bottiglie, cifre che quasi spariscono di fronte a Mondavi: fatturato 2001 pari a 550 milioni di dollari in virtù di 110 milioni di bottiglie vendute.
Ma è chiaro che i Mondavi in Italia non cercano di sommare altri vini ai loro, Opus One il capolavoro. Cercano gloria e storia. Bisogna infatti considerare che Cesare nell’Ottocento partì da Sassoferrato nelle Marche per cercare in America una fortuna che sarebbe arrivata soprattutto grazie agli sforzi fatti dal figlio Robert per dare dignità planetaria al vino di California, a lungo visto come prodotto buono giusto per il mercato quotidiano americano.
Quanto a Lodovico Antinori, sa già che cosa farà: con il fratello Piero e la sorella Ilaria (in particolare il di lei figlio Nicolò) ha acquistato a Bibbona, accanto a Bolgheri, Campo di Sasso, 50 ettari che rappresentano l’ennesima scommessa in Maremma. Siamo ai prmi passi, l’ennesimo supertuscan difficilmente vedrà il bicchiere prima del 2010.

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