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Il Giornale

Compri toscano ma alla fine bevi ascolano. Ricasoli in tribunale per 936 ettolitri sospetti ... La Barone Ricasoli di Gaiole in Chianti, azienda italiana dell’anno 2002 per il Gambero Rosso-Slow Food, per una volta si è ritrovata protagonista lontano dalle vigne, accusata di vendere vino dei colli senesi prodotto con uve di Castel di Lama in provincia di Ascoli. In tribunale a Siena Francesco Ricasoli Firidolfi, che avrebbe venduto 936 ettolitri di vino privo dei requisiti Doc e Docg perché fatto con uve della marchigiana Tenuta De Angelis. Un vizio di forma per ora ha salvato Ricasoli. Il suo legale, Pier Matteo Lucibello, ha fatto notare come il capo di imputazione si limiti a ripetere la trasposizione del dettato normativo evitando di segnalare elementi per poter impostare una difesa: “In assenza di questi dettagli, non sappiamo neanche di quale vino si tratta, se di Chianti classico, di Brunello o altri” ha detto in aula l’avvocato. In effetti lo vorrebbero sapere anche i consumatori che mai immaginavano che un Rosso Piceno Superiore possa miracolosamente trasformarsi in Chianti o Brunello, e con ben altri prezzi ...

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