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Il Giornale

Nasce in riva al Tanaro l’Università del Gusto destinata a chi ama il vino ... Si fa presto a essere a parole contro hamburger e patatine, contro omologazione e fast-food, quello che davvero conta è il saper essere costruttivi nei fatti e offrire concrete alternative culturali e occupazionali alla grande industria alimentare. Una risposta nasce sulle rive del Tanaro, in una Pollenzo che è frazione di Bra, 1500 abitanti su un totale di 28mila, un punticino sulle cantine geografiche che presto diverrà un punto cardinale per chi ama il buono. Ieri l’anteprima, quando un manipolo di cronisti è stato preso simbolicamente per mano da Carlo Petrini, presidente della Regione Piemonte, e portato a visitare il cantiere di quella che sarà la prima Università del Gusto al mondo, apertura al primo corso di Scienze Gastronomiche settembre 2004, con una seconda facoltà, quella di Agro-ecologia, che vedrà la luce due anni dopo ... Il progetto università del gusto stupisce, se poi viene calato nella struttura sabauda di Pollenzo, si sfiora l’emozione pura perché qui non ci si ritrova in un posto generico come mille altri. L’università è destinata a incidere nel mondo del vino, dell’agricoltura e della ristorazione. Ogni anno saranno 60 gli iscritti (15 gli italiani), con una retta annua di 15mila euro, il corso durerà 3 anni più altri 2 di specializzazione.
Ha detto Petrini:” Questa non sarà l’università del magna e bevi, non sarà il posto per ingozzarsi e ubriacarsi, qui verranno formati esperti in marketing da tutto il mondo, agronomi, ristoratori, qui gli studenti, scrivetelo bene, si faranno un culo così sui libri e nei posti, dove saranno mandati per esperienze a diretto contatto con le realtà produttive. Qui abbiamo grandi vini e grandi prodotti, e io che sono piemontese desidero che gli “aborigeni” che popolano le Langhe siano in grado di comunicare con il resto del pianeta da una posizione di forza economica e culturale. C’è un mondo da migliorare”. Con gusto.

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