02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Giornale

La Georgia e un brindisi di 5mila anni ... Un vino da non perdere... Il vino di qualità colleziona sempre più passaporti, ora anche quello della Georgia. Nell’ex repubblica sovietica brindare incrociando coppe di vino locale è un rito conviviale imprescindibile da più di 5mila anni. Tra tanti nettari che i palati occidentali considererebbero folklore e niente più, si elevano piacevolissime etichette importate in Italia da Luca e Paolo Gargano, titolari della genovese Velier, www.velier.it.
Su imbeccata del guru della biodinamica Nicolas Joly, i due fratelli si sono recati meno di un anno fa nel Kakheti, la regione più vocata, terra disseminata di uve a bacca bianca. Qui hanno scoperto due gemme della cantina Prince Makashvili, dove alcuni ragazzi, guidati da un filologo che è uno degli ultimi custodi di pratiche arcaiche di vinificazione, ricorrono alle anfore di terracotta, tecnica sempre più diffusa anche nel nostro paese. Morale: il loro Rkatsiteli, da cru Tsarapi, nel villaggio di Kardanakhi, fermenta 6 mesi in anfora con le bucce, non viene filtrato e passa altri 6 mesi in bottiglia prima di sprigionare al naso profumi archetipali di purezza e semplice mineralità. Così pure il secondo Prince Makashvili, bianco Mtsvane al 100%.
E lo Rkatsiteli di un altro produttore, Tamazi Natroshvili, anch'esso di piacevolissimo bouquet ed elevata bevibilità, previa però abbondante decantazione. La distribuzione in Italia è appena iniziata, bottiglie che vengono a costare da 13,50 a 22,50€ e si possono già assaggiare in qualche enoteca o super-ristorante tipo La Brinca di Genova, La Barrique di Torino o il Laite di Sappada (Belluno).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su