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Il Giornale

Caprai: “Siamo al caos
ma sono ottimista
La qualità vince sempre” ... Marco Caprai è il re del Sagrantino di Montefalco, coinvolto anche in Symbola e la Campionaria milanese delle qualità: “Pessimista?” Perché? È un dovere essere ottimisti. Il Vinitaly è una bolla come il Grande Fratello, la
realtà è fuori. Fuori c’è il caos? Beh, la Coldiretti, che ora sbugiarda il cosiddetto vino al lampone, dovrebbe ricordarsi che fu lei, durante il Vinitaly dell’anno scorso, a presentare il “vino” prodotto in casa con le polverine al sapore di cabernet. Evidentemente qualcuno ha imparato...”.
Due casi in uno, il Taroccanello e il vino ai veleni. Caprai distingue: “Io alla ingenuità dei colleghi di Monta1cino, al vivaista che ha confusione credo. Quando si hanno centinaia di ettari, uno o due non conformi possono scappare. Non dovrebbe accadere, ma capita. Ai francesi mai? I nostri cugini sanno come fare a non complicarsi la vita. Noi mettiamo, parlo in generale, un vino 100% Sangiovese, cerchiamo la purezza quando basta un niente per infrangerla.
il vero scandalo è l’altro, che infatti ricorda quello del metanolo. Poco più di vent’anni dopo, dobbiamo aggiornare quanto disse allora Veronelli: una bottiglia, se di vero vino, non può costare meno di tremila lire. E oggi? Oggi 2 euro, minimo. Ci risiamo perché c’è crisi economica e ci sono cantine piene di invenduto, se capita l’occasione per realizzare un guadagno qualsiasi
qualuno accetta e alla lunga si distrugge la filiera produttiva a fatica ricostruita”.

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