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Il Giornale

Vanno a ruba i buoni vendemmia per studenti e pensionati ... Già acquistati dagli imprenditori 8mila “voucher” che comprendono
la paga del dipendente, i contributi Inps e la copertura assicurativa... Un’“ottima annata”, parafrasando
il titolo del bel film di Ridley
Scott, si annuncia non soltanto per
la produzione vitivinicola italiana,
ma anche per i cosiddetti vaucher
vendemmia.
Si tratta dei buoni che i datori di
lavoro possono acquistare all’Inps
per retribuire studenti e pensionati
in occasione della vendemmia
2008, offrendo loro una completa
copertura previdenziale e assicurativa.
In pochi giorni, le sedi Inps del
Nord Italia, in particolare quelle di
Lombardia, Veneto e Trentino-Alto
Adige hanno venduto direttamente
agli imprenditori circa 8mila voucher
da 10 euro, per un totale di
80mila euro. Altri buoni sono stati
acquistati per via telematica, ma
ancora non se ne conosce l’entità
complessiva.
Ogni voucher vale dieci euro nominali.
Di tale cifra, 7,5 euro andranno
allo studente (fino a 25 anni,
regolarmente iscritto a un corso
di studi) o al pensionato-lavoratore
e i restanti 2,5 euro serviranno per
pagare i contributi Inps e il premio
assicurativo Inail.
Il buono vendemmia rappresenta
la prima applicazione operativa
di una fattispecie già prevista nella
legge Biagi, ma finora mai sperimentata
concretamente. Il vaucher
è stato rilanciato dal ministro
del Welfare Maurizio Sacconi con
l’ultima manovra economica di giugno.
L’obiettivo è quello di ridurre
l’area del lavoro nero - non soltanto
in agricoltura - offrendo copertura
pensionistica e assicurativa ai lavoratori
saltuari. L’azienda ha, da
parte sua, il vantaggio di operare
in regola senza necessità di mettere
i lavoratori sotto contratto.
La manovra ha previsto appunto
che si parta con i vaucher vendemmia.
Ma se il risultato si confermerà
positivo, come appare a prima
vista, il buono sarà esteso ad altri
tipi di prestazione occasionale, dai
lavori domestici alle lezioni private,
dall’opera dei giardinieri a quella
delle baby sitter, dalla manutenzione
dei parchi alla consegna porta
a porta dei giornali. Il tutto, con
certi limiti: nel caso dei vaucher
vendemmia, ciascun imprenditore
vinicolo non può superare i 10mila
euro di buoni acquistati; e ciascun
lavoratore non può superare i 5mila
euro di voucher ricevuti all’anno.
Gli importi vengono accreditati
su una carta magnetica InpsCard,
emessa dalle Poste, e i lavoratori
possono riscuotere i loro compensi
agli sportelli automatici, utilizzando
la carta come se fosse un bancomat.

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