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Il Giornale

La rivincita dell’astemio, al primo brindisi promosso a guidatore ... Ubriachi al volante, tolleranza zero. Così cambieranno le nostre abitudini al ristorante, uno a turno non potrà alzare il gomito. Neanche un po’... Nonchiediamola luna. Basta molto meno. Semplicemente questo: un tizio ubriaco fradicio, che dopo una notte in giro per locali falcia inermi creature sui marciapiedi, Rovinando per sempre la vita di intere famiglie, deve assaggiare subito un po’ di galera, quindi smettere di guidare. Ci basterebbe in sostanza che questi disgraziati ad alto tasso alcolico fossero messi nelle condizioni di non nuocere più al prossimo, e pure a se stessi.

Come sempre, il poco che ci basterebbe non arriva mai. E quando finalmente una legge arriva, ci accorgiamo di essere più implacabili di Dracone, il primo legislatore dell’antica Atene, passato alla storia per la durezza delle sue regole. Quella che in Italia sta per nascere sembra uscire direttamente dal suo codice. Sarebbe una legge per fermare i beoni al volante, sembra ideata per trasformare l’Italia in un Paese astemio. I limiti tollerati di alcol sono bassissimi. Con un bicchiere di vino salta già la patente. Considerata la nostra luminosa tradizione di libagioni e baccanali, non è fantascientifico ipotizzare che presto circoleranno in auto solo due generi di italiani: gli astemi, gli amici di un astemio.
Con queste premesse, già appare evidente come quella dell’astemio diventerà una posizione sociale prestigiosissima. I genitori cominceranno a non sognare più per la figlia un futuro da velina, o da fidanzata di calciatore. Faranno di tutto perché diventi un’astemia ortodossa, o comunque la fidanzata di un astemio. Per il figlio maschio, basta con queste costosissime e interminabili carriere universitarie: il buon padre di famiglia si sacrificherà per assicurare all’erede un roseo futuro senza alcol. Il resto verrà da sé. Avrà sempre l’agenda piena. Nei fine settimana avrà la coda fuori dall’ufficio: tutti a chiedere la stessa prestazione. Una guida a prova di palloncino, per essere accompagnati nei ristoranti e nelle discoteche. Sarà fortunatissimo anche in amore: le ragazze adoreranno la sua compagnia. Dovrà buttarle giù dalla macchina.
A occhio, molto meno fortunata sarà la vita di noialtri, bevitori equi e solidali. Gente che non si ubriaca mai, che conosce il proprio limite. Che magari si è ubriacata una volta da militare, standoci così male da non caderci mai più. Gente che semplicemente non riesce a pranzare senza un bicchiere di vino rosso. Gente che non punta sulla quantità per stordirsi, ma sulla qualità per bearsi. Gente che considera un buon bicchiere di vino un buon veicolo per legare con gli amici, e pure con gli estranei. Gente che riesce a divertirsi, a cantare e a ballare, a ridere e a scherzare, anche senza vino, sapendo però che con un prosecco può essere ancora meglio. Gente che festeggia un battesimo, un matrimonio, un compleanno, un Natale, un primo bacio e un primo impiego semplicemente alzando i calici, perché la forza del rito rende tutto più importante e più prezioso. Ecco, che ne sarà di tutta questa gente? Pranzi di lavoro, anniversari, rinfreschi, raduni alpini: tutto abolito? Non possono venirci a dire che basterà tagliare il vino per salvare comunque il raduno alpini: il raduno alpini senza vino può tranquillamente trasformarsi nella rivoluzione francese. La soluzione - ci spiegheranno - sarà far riportare a casa gli alpini da alpini astemi. Alpini astemi?
Dura legge, ma legge. Dobbiamo prepararci, noi bevitori equi e solidali. Succederà quello che succede ai conducenti di auto grosse e sicure, dai duemila di cilindrata in su: tutti bloccati al limite dei 130 in autostrada, immancabilmente sorpassati dalle Smart lanciate a 132, velocità prossima al decollo. Su di noi calerà cioè, ancora una volta, la sindrome di Dracone: pagheremo pesantemente anche i vizi e le colpe che noi non abbiamo. Grazie ai quattro idioti che hanno seminato morte e terrore, e che nessuno s’è mai sognato di fermare in tempo, un bicchiere di vino potrà diventare reato. Si chiama tolleranza zero. Tempo fa è arrivata per il fumo. Adesso tocca all’alcol. Zero come i neuroni di certi farabutti notturni.
Qui lo dico e qui lo nego: l’unica è berci su, un’ultima volta. Prima che arrivi la legge. Prima che proporre un brindisi diventi istigazione a delinquere.

Le sanzioni...
Dopo l’entrata in vigore del pacchetto sicurezza

- Guida in stato di ebbrezza (tasso alcolemico)

>0,8 g/l - <1,5 g/l - arresto fino a 6 mesi

>1,5 g/l - arresto da 3 mesi a 1 anno, confisca del veicolo

- Guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti
Ammenda da 1.500 a 6.000€

Confisca del veicolo

Arresto da 3 mesi ad 1 anno

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