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Il Giornale

Dalla mozzarella al limoncello. I vip stranieri producono italiano ... L’attore Danny De Vito distilla in Usa il liquore sorrentino,
l’ex pilota di F1, Jody Scheckter, punta sui formaggi campani... Era dai tempi del film “Scemo
e più scemo” che Danny De
Vito non toccava una goccia di
alcol. Poi, sul set, gli fecero sorseggiare
un limoncello e lui divenne ancora
più scemo: “Farò a
Hollywood un liquore al limone
migliore di quello sorrentino”.
Insomma, Usa contro costiera
amalfitana. Sembrava non esserci
gara, e invece Danny si è difeso
onorevolmente. Il “bassetto”
ha infatti lanciato sul mercato il
“Danny De Vito Premium Limoncello”. Un limoncello “Premium”, finora, non s’era mai visto,
ma si sa che gli americani
fanno le cose alla grande; anche
a costo di cadere nel ridicolo.
Ma in fatto di business - bisogna
ammetterlo - non li batte nessuno.
Il limoncello griffato De Vito
costerà 25 dollari a bottiglia e,
dalla prossima estate, sarà disponibile
anche nei supermarket.
In Italia arriverà nelle più selezionate
enoteche e il prezzo non
sarà inferiore ai 50 euro.
A svelare il “giallo” del limoncello,
è stato lo stesso De Vito: “Il
mio amore per questo liquore risale
al novembre scorso quando,
ospite di George Clooney,
mi ubriacai tracannandomi
un’intera bottiglia di limoncello
”. La cosa incredibile è che l’attore,
brillo più che mai, si trasferì
da casa Clooney nello studio
di una tv a stelle e strisce dove
rilasciò una “celebre” intervista
nella quale prese pesantemente
in giro il presidente George
W.Bush, mettendo in serio imbarazzo
la conduttrice del programma.
“Mi avranno fatto male
gli ultimi sette limoncelli”, si giustificò
all’epoca De Vito, facendo aumentare le vendite
del delizioso
elisir made in Campania.
E sempre a proposito di prodotti
tipici campani, c’è anche
chi ha deciso di lanciarsi all’inseguimento
della mozzarella. Si
tratta del sudafricano Jody Scheckter,
campione del mondo con
la Ferrari nel 1979, dopo aver
corso per McLaren,
Tyrrell e Wolf.
In dodici anni Jody
ha messo in piedi
dal nulla e portato
al successo Laverstoke
Park, una grande fattoria
nell’Hampshire (sud
dell’Inghilterra) che spazia
dalla produzione di carni a
quella di mozzarella di bufala,
allo’champagne, il tutto all’insegna del bio:non è un caso
che nella farm venga utilizzato
il primo trattore al mondo
alimentato con l’olio di colza.
A spiegare come sia nata questa
passione è lo stesso Scheckter,
che ricorda sempre con nostalgia
i tempi in cui correva per
la Scuderia di Maranello: “La differenza
principale tra la Ferrari
e i team per cui avevo guidato
prima - racconta divertito -
era il pranzo: pasta, formaggi
e ogni altro ben di Dio
quando correvo con la
Rossa, un sandwich fatto
con un pane che sembrava
di gomma con tutti
gli altri”.
E quasi come un naturale proseguimento
di quei tempi, a distanza di
anni, Jody è tornato
in Emilia per acquistare
macchinari dalla Dima, piccola
azienda che produce mozzarelle
di bufala.
“Ho girato l’Italia in lungo e in
largo - racconta Scheckter - e ho
capito che volevo a tutti i costi
“quella” mozzarella, distante
anni luce dai prodotti che circolano
attualmente nel Regno
Unito”.
La grinta è quella di un tempo,
la determinazione nei progetti
rigorosa: “Quando misi
in piedi Laverstoke Park i contadini della zona mi guardavano
come un marziano. Cosa
viene a fare quel “damerino”
della Formula 1 nei nostri campi?
Chi crede di essere per darci
delle lezioni di agricoltura?”.
“In dodici anni -è il commento
“tecnico” leggibile sul sito della
rivista Quattroruote - Jody ha dimostrato
di non essere più solo
lo scatenato pilota che faceva imbizzarrire
i colleghi o che toglieva
il fiato agli spettatori con spaventosi
testa coda (uno per tutti
quello, memorabile, in cui rischiò
la pelle a Silverstone): oggi
l’azienda, grazie ad investimenti
milionari, è salita sul podio come esempio di fattoria modello
del Terzo Millennio”.
Con tanto di mozzarella da pole
position.

Brindisi internazionali... Il vino è sempre più una passione per i personaggi famosi.
Soprattutto nel mondo dello sport e dello spettacolo, ma anche
in quello della musica, della moda e della cultura. L’elenco
dei nomi stregati da Bacco è lungo. Da Ornella Muti a Stefania
Sandrelli; da Al Bano a Lina Wertmüller; da Ron a Lucio Dalla.
E poi: Claudia Mori e Adriano Celentano, Sergio Cragnotti,
Francesco Moser, Paolo Rossi, Jean Alesi e Jarno Trulli.

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