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Il Giornale

“Per salvare le esportazioni costretti a prendere rischi extra” ... Luca Cielo, Cielo e Terra Spa... Nel Nordest dove arrancano la manifattura,
la meccanica, il settore orafo e anche il tessile,
resiste invece la produzione vinicola. “La gente
non smette di consumare - dice il vicentino Luca
Ciclo, titolare di una cantina in grande espansione - magari si sposta su prodotti di fascia più
bassa. Noi andiamo abbastanza bene, la grande
distribuzione funziona e paga con regolarità,
non prevediamo né licenziamenti né cassa integrazione, siamo capitalizzati e quindi non dobbiamo ricorrere troppo alle banche, che restano
l’ostacolo maggiore per tante aziende di altri settori”. Il problema per Ciclo è restare sui mercati
esteri. “Da qualche mese cominciano a venir meno gli affidamenti e le assicurazioni sui crediti.
Abbiamo delle lettere di credito aperte in Russia
che non vengono onorate per mancanza di garanzie. Siamo costretti a prestarle di tasca nostra
pur di non perdere il mercato, e questo ci crea
gravi difficoltà. Per non abbandonare il cliente
privo di copertura, ci assumiamo noi il rischio
ma non sarebbe corretto. Capisco che le assicurazioni valutano il rischio-Paese e in questi frangenti sono restie a offrire coperture adeguate, ma non bisogna abbandonare le aziende italiane che esportano e restare a fianco di chi continua a investire sui mercati stranieri”.

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