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Il Giornale

Dekra e la sicurezza: “Più severità contro il cocktail alcol-droga” ... I molteplici problemi a monte dell’incidentalità stradale, i suggerimenti di strategie e interventi rivolti soprattutto al mondo politico. Tutti temi contenuti nel “Rapporto sulla sicurezza stradale Dekra”del 2008, che sintetizza un lavoro triennale di elaborazione di dati statistici provenienti da ispezioni su veicoli,incrociati con informazioni raccolte presso diversi enti pubblici e privati internazionali. Il primo dato che emerge è che il 94% degli incidenti è provocato da comportamenti umani, come la velocità, il mancato rispetto delle distanze di sicurezza, la guida in stato psicofisico non idoneo i l’uso di veicoli in condizioni non ottimali. Abbiamo chiesto ad Andrea da Lisca, direttore generale di Dekra Revisioni Italia, filiale di una delle più importanti società peritali tedesche, quali sono i risultati lo hanno colpito di più e quale sia la loro declinazione italiana.

“La ricerca - premette da Lisca - conferma che il numero di incidenti con vittime sia in costante diminuzione in Europa. In tre anni è diminuito del 13% e siamo scesi sotto la soglia delle 40mila vittime. Ritengo, però, che l’Italia, rispetto agli obiettivi della Carta europea sulla sicurezza stradale, che prevede il dimezzamento da 50mila a 25mila delle morti nei Paesi della Ue, sia in ritardo.

Può darsi che le prossime statistiche siano migliori. Si parla del passaggio da 800-900mila controlli di qualche anno fa a circa due milioni. Aspettiamo di vedere nuovi dati”. Per quanto riguarda i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, il Rapporto Dekra pone l’accento sulla combinazione pericolosa di fattori quali la presunzione di essere guidatori esperti e l’abuso di alcol e di droghe.

“Di solito - precisa da Lisca - siamo portati a considerare quello delle “stragi del sabato sera” come un fenomeno italiano. Le statistiche, invece dimostrano che è omogeneo in tutta Europa. Un grave problema è che, mentre sugli effetti dell’alcol sappiamo quasi tutto, su quelli dei diversi tipi di droga non esistono statistiche affidabili a cui gli esperti possano accedere. E mentre, grazie alle iniziative attuate in questi anni e alla disponibilità di strumenti per la misurazione, l’impatto dell’alcol sull’incidentalità sta diminuendo, aumenta quello legato al consumo di droghe o all’abbinamento di alcolici e stupefacenti”.

Altro fattore di incremento dell’incidentalità è di natura demografica. La popolazione invecchia. “Tra qualche anno - dice da Lisca - saranno sempre di più le persone molto anziane che rivendicheranno il diritto di guidare. Servono nuove tipologie di test psicofisici per questa fascia di popolazione”.

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