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Il Giornale

Il culto del Barolo
strega tanti
giovani produttori ... Barolo si distingue per la ricchezza
di bravi interpreti. Succede altrove di
affidarsi spesso alle solite etichette dei
soliti nomi. In questo distretto piemontese
invece sono tantissimi i giovani
che hanno deciso di spendere la propria
vita professionale tra ripide colline
e botti di legno. La trentenne Sara Vezza,
0173.78660, a Castelletto di Monforte
d’Alba, fa un Barolo di levatura assoluta
che si chiama Persiera. Il 2003 è un
sogno che costa poco e che vale tanto.
Ferdinando Principiano, 0173.787158,
classe ’73, alla faccia dei bamboccioni,
fa vino da tre lustri. Da allora mette in
bottiglia un Barolo di Serralunga d’Alba
tosto e longevo che si chiama Boscareto.
Le ultime annate, 2003 e 2004, sono
di una bontà non convenzionale.
Nel centro storico di La Morra, Marco
Marengo 0173.50115, da quando ha ereditato
l’azienda paterna produce solo
Barolo d’autore come il Brunate 2004.
A Novello, Valter Fissore e Nadia Cogno,
0173.744006, sono tra i giovani veterani
della denominazione. Il Barolo
Vigna Elena 2004 è semplicemente uno
dei più grandi del millesimo. A Serralunga,
Davide Rosso, 0173.613142, un ragazzone
vulcanico e simpatico, mette a
punto Barolo di stile tradizionale, che
piacciono agli intenditori. Il suo Cerretto
2004 è ancora giovane, ma andrà lontano,
molto lontano. Come tutti loro.

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