02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Giornale

Scienziati al Bar: dimmi come bevi e ti dirò chi sei ... Se mentre state bevendo un Martini vedete uno che vi fissa con insistenza e non vi perde mai d’occhio, non pensate a un maniaco o a un malintenzionato. Molto probabilmente è il professor Glenn Wilson, docente di psicologia al King’s College di Londra. L’illustre professore ha dedicato mesi della sua attività a esaminare centinaia di bevitori per ricavarne una sorta di studio-statistica: a seconda di come si tiene il bicchiere, e lo si ruota, ritiene di essere arrivato a capire che tipo sei.
La ricerca è stata sponsorizzata da una catena di bar del Regno Unito e già qui c’è qualcosa che non quadra. Se voi date un’occhiata ai ripiani di qualsiasi bar londinese e li paragonate a quelli di qualsiasi bar di Grumo Appula, vedrete che quanto a qualità e quantità d’offerta Grumo batte Londra sei a zero. C’è di più: se ordinate un whisky nella terra del
whisky, ve lo serviranno con un misurino da neonato che non basta neppure a bagnarvi le labbra. Se ordinate un
whisky nella terra dei cachi, spesso e volentieri vi lasciano la bottiglia.
Se i bar in Inghilterra non esistono, esistono i pub che però non fanno testo. La birra è una bevanda, ottima, naturalmente, che con il rito del bere ha però poco a che vedere. Il fatto stesso che nella tipologia stilata da Wilson ci sia anche la categoria del “divertente”, ovvero di chi beve a canna, direttamente dalla bottiglia cioè, fa capire che siamo più nell’ambito dei veri cafoni che non dei veri bevitori.
Le categorie inventariate da Wilson in un servizio del Daily Telegraph (da noi l’ha ripreso Repubblica) hanno per nome “flirt”, “gossip”, “fun lover”, per citarne solo alcune. Nella prima/per esempio, la donna bevitrice tiene il bicchiere con la punta delle dita e all’altezza della scollatura, mentre il maschio lo alza subito per un brindisi e poi cerca il contatto ravvicinato e quindi più che “flirt” lo chiamerei “provolone”, sempre per restare a Grumo Appula...
Da ragazzo mi sarebbe piaciuto insegnare all’università. Non ci si annoia mai, pensavo, e si studiano solo cose interessanti... Il professor Wilson me ne da conferma e mi fa capire quanto tempo ho perso, fra un Martini e l’altro, nel limitarmi a bere senza guardarmi intorno. Avrei potuto essere io il Darwin del bicchiere.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su