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Il Giornale

Con il Magliocco anche la Calabria sa farsi elogiare ... Dietro la Calabria dei veleni, di una classe politica cieca e di una criminalità che ne corrode ogni meccanismo vitale, sopravvive una Calabria di persone perbene che cercano di lavorare al meglio. Nel cosentino, in particolare, tra la Sila, il Pollino e la Catena Costiera, c’è un terroir declinato in numerose denominazioni d’origine che non merita di passare sotto silenzio, tutto un mondo di monti e di montagne che si affacciano prepotentemente sul Mediterraneo. È una terra aspra e suggestiva nelle cui viscere si nasconde una viticoltura complessa che trova nel poderoso Magliocco il rosso su cui scommettere. Luoghi dalle potenzialità enologiche importanti che Gennaro Convertini, direttore del Citra (è il consorzio dei vini calabresi), 0984.75295, sta valorizzando con la passione e lungimiranza di chi guarda al futuro senza gli alibi del passato. Le fondamenta per il successo sono quelle di aziende di valore tra cui svetta la Serracavallo di Demetrio Stancati a Bisignano, 0984.21144: un paradiso viticolo che alimenta vini di personalità. E dietro cui si muovono produttori di piccole dimensioni, ma di buon livello, come Lidia Matera a Montalto Uffugo, 320.5777542; Colacino Wines a Rogliano, 0984.961034; Monterosa di Fiego, 0984.780311, e Terre del Gufo, 335.7725614, a Donnici.

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