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Il Giornale

“Io vignaiolo di sangue blu faccio bere nobili e star” ... Il conte Gaetani d’Aragona Lovatelli: “Sharon Stone e Francis Ford Coppola accettano solo i miei consigli”... Ha un albero genealogico che conta due papi, molti personaggi “imponenti” e mille anni di storia, ma oggi il conte Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli si dedica (quasi) solo di vino. Un lavoro che è anche un gran divertimento, perché oltre ad essere sempre in giro per il mondo (come produttore di vini, consulente e testimonial per diverse aziende vinicole, e scrittore) e a essere un eno-ambasciatore del made in Italy, è riuscito a far bere molte star di Hollywood e dintorni. Oggi il conte Gaetani ha 55 anni e la sua azienda di Argiano, in Toscana, una delle più importanti case vinicole che producono Brunello, è amata da molte star internazionali.

Fra i suoi clienti ci sono nomi come Sharon Stone. Come è riuscito a far bere l’attrice di “Basic lnstinct”?

“Ho conosciuto Sharon Stone a un party organizzato in suo onore da Valentino nella sua casa di Roma sull’Appia, dove si servivano i miei vini. Poi ci siamo rivisti in occasione dei miei viaggi, perché io giro sempre il mondo per promuovere i miei vini e quelli delle 10 aziende italiane per cui lavoro come consulente. A maggio la incontrerò a Cannes”.

Ci va per lavoro o per piacere?

“Per piacere, per il Festival, ma prima ci passerò con Arturo Artom, per presentare un documentario sui vini italiani, in cui io sar la voce narrante, ma anche lo sceneggiatore. Ne parleremo anche domani al Vinitaly insieme a Vittono Sgarbi, che collaborerà con me alla stesura dei testi”.

Si dice che anche Francis Ford Coppola si sia ispirato a lei per un film...

“Io e Coppola siamo grandi amici. Lui, che tra l’altro è un grande produttore di vini, in Califomia, si è appassionato alla mia storia e voleva farne un film”.

Invece per George Clooney ha costruito una cantina...

“Una bellissima cantina, che sicuramente darà più valore alla villa di Laglio se sarà venduta... Oltre ai vini scelti da me, l’ha fatta costruire secondo i miei consigli. Gli ho spiegato come costruire gli ambienti, dove mettere i termocondizionatori... il tutto controllato da un sistema computerizzato che controlla il consumo delle bottiglie”.

Mai riuscito a farlo ubriacare?

“Mai, anche perché è sempre molto morigerato... ”.

Altre “imprese impossibili” con amici o clienti celebri?

“A Gérard Depardieu sono riuscito a vendere molti vini italiani per la cantina del suo ristorante di Parigi... ma lui è innamorato dell’Italia e dei nostri vini da anni... A Eric Rothchild, proprietario di Chateau Lafite, sono riuscito a far apprezzare i nostri vini... Le bevute più belle le ho fatte con Ugo Tognazzi, ma la cosa più divertente mi è successa con Don Jonson”.

Racconti.

“Eravamo ospiti di Ferruccio Ferragamo, nella sua tenuta in Toscana, dove produce del vino buonissimo, e andammo insieme a visitare le cantine toscane a bordo di due Harley Davidson. Eravamo senza casco, e in un paesino vicino ad Arezzo ci fermò la polizia. Allora Don Jonson disse: “Ma come non mi riconoscete? Sono anche io un poliziotto! Di Miami Vice!” Ci lasciarono andare senza casco... ”.

Lei però di cose divertenti ne ha fatte tante... Su YouTube gira un video in cui lei stappa una bottiglia lanciandosi con il paracadute...

“Un’idea per ironizzare sulle degustazioni verticali, in cui si assaggiano tante annate diverse di uno stesso produttore, riproducendole in una caduta verticale con il paracadute... poi da divertimento è diventato un lavoro”.

In che senso?

“Video e immagini girate durante i lanci in California sono stati utilizzati come spot pubblicitario per alcune importanti aziende vinicole. Mi avevano offerto tanti soldi che non ho potuto dire di no”.

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