Il Giorno

Spumante, ed è boom ... Ormai è un dato di fatto. Nonostante i tentativi di destagionalizzare la domanda di «bollicine», il 75% del consumo di spumante avviene tra Natale e Capodanno. E il brindisi per salutare il 2002 svaligerà le cantine di tutta Italia. Allo scoccare della mezzanotte del prossimo 31 dicembre gli italiani faranno saltare milioni di tappi: 80 milioni secondo le stime della Coldiretti, 20 quelli stimati dalla Cia. Complessivamente un giro d'affari per il settore di oltre 360 milioni di euro. Un costosissimo brindisi al quale si aggiungeranno 800 milioni di euro per l'acquisto di prodotti tipici che andranno ad arricchire il cenone di San Silvestro e la tavola imbandita per il primo dell'anno ... La leadership è lombarda: secondo le stime elaborate dai consorzi vitivinicoli regionali, infatti, più del 70% dell'intera produzione di bollicine lombarde viene stappato tra Natale e Capodanno. Per quanto riguarda poi i 18 milioni di bottiglie prodotte in Italia con il «metodo classico» (cioè con la fermentazione in bottiglia), il 50% proviene dai territori della Franciacorta, che nel 2002, con le sue 70 aziende, ha incrementato la produzione del 10%. Ottima performance anche nell'Oltrepò Pavese, dove ormai il metodo classico ha raggiunto i 2 milioni di bottiglie. «Non solo quantità - dice Viviana Beccalossi, assessore regionale all'agricoltura - ma soprattutto qualità. Le aziende della Franciacorta hanno raggiunto livelli eccezionali. Le guide e gli esperti del settore non esitano ad annoverare la Franciacorta come la regina incontrastata delle bollicine italiane. Un primato che ci viene riconosciuto anche oltre i nostri confini». Per la prima volta quest'anno, infatti, il «Bellavista» è stato classificato all'americano Robert Parker, guru mondiale in materia di vini, allo stesso livello dei migliori champagne.